Pereira continua a non convincere: adesso serve una svolta…

Inter Alvaro Pereira mascherinaNell’estate del 2011 il suo prezzo di mercato era da vero top player. Basti pensare che il Chelsea, allora guidato da Andrè Villas Boas, si vide rifiutare dal Porto un’offerta da 18 milioni di euro.

Un anno dopo l’Inter di Massimo Moratti, dopo una lunghissima ed estenuante trattativa, è riuscita a strapparlo ai Dragoes per una cifra pari quasi alla metà: 10 milioni più eventuali bonus. In poche parole, un affare per la dirigenza di corso Vittorio Emanuele, che pensava così di aver sistemato la corsia di sinistra con un esterno di grande prospettiva, ma con importanti esperienze già maturate a livello internazionale.

In questa prima parte di stagione, però, Alvaro Pereira si è dimostrato un giocatore ancora lontano dal trovare la giusta continuità di rendimento, con prestazioni che sembravano poter dare finalmente una svolta alla sua avventura nerazzurra alternate a prove a dir poco disastrose. Come nel match di mercoledì sera contro la Roma, con i due gol giallorossi nati da incursioni di Piris (che non può certo essere considerato uno dei punti di forza dello scacchiere zemaniano) proprio sulla corsia occupata dal Palito.

Lacune difensive abbinate a una scarsa incidenza in fase di attacco, dove gli inserimenti dell’uruguaiano, complici anche gli enormi spazi concessi dalla difesa della Roma, avrebbero dovuto cambiare l’inerzia della gara.

Diventa quindi sempre più difficile per Stramaccioni gestire il problema degli esterni (che già aveva costretto il tecnico a cambiare modulo, passando alla difesa a tre), con i soli Zanetti e Nagatomo capaci di garantire una buona affidabilità su entrambe le fasce. Difficoltà ingigantite da un mercato che non sembra offrire grandi occasioni a prezzi abbordabili.

Ecco allora che Pereira dovrà accelerare il suo percorso di adattamento al calcio italiano: l’Inter non può più aspettare e vuole finalmente vedere ripagato lo sforzo economico fatto in estate per portarlo in nerazzurro.

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