Livaja “bomber di coppa”, ma il suo destino si deciderà a gennaio. Aspettando Longo…

Sette presenze e quattro reti (cinque se l’arbitro di porta avesse convalidato il terzo gol contro il Neftçi, ndr) in Europa League. Non male per un ragazzo di appena 19 anni che fino a un anno fa giocava in Primavera. Stiamo parlando di Marko Livaja, attaccante croato classe 1993, cresciuto partita dopo partita, a tal punto che molti (e probabilmente anche la società nerazzurra) si stanno chiedendo se sia il caso di cercare a gennaio un vice-Milito, avendo in rosa un ragazzo di tale prospettiva.

Gli unici dubbi nascono dal fatto che, nonostante abbia mostrato un’ottima forza fisica e un discreto cinismo sotto porta, Marko non sia proprio un attaccante “alla Milito”, ma più che altro una seconda punta (o un attaccante esterno), ruolo ricoperto più volte nella Primavera allenata da Stramaccioni, in cui il numero 88 nerazzurro partiva da una posizione più arretrata rispetto a Longo, mentre con l’Under 21 croata ha avuto addirittura l’occasione di agire da trequartista. Non a caso il suo procuratore, Federico Pastorello, lo ha paragonato a Rooney per quanto riguarda il tipo di gioco.

Se dovesse essere confermato come vice-Milito, Livaja avrebbe ancora sei mesi per mettersi in mostra in nerazzurro, prima di lasciare probabilmente il posto a Samuele Longo, di ritorno alla base dopo la parentesi in Liga con la maglia dell’Espanyol. Ma qualora dovesse arrivare un altro attaccante nel mercato di riparazione, il giovane croato sarebbe “costretto” ad andare a farsi le ossa altrove: “So che a gennaio potrebbero cedermi in prestito – ha spiegato lo stesso Livaja in una recente intervista – ma in Europa ho mostrato quello che posso dare all’Inter. Il mio desiderio è rimanere qui e provare a vincere lo scudetto. Il campionato è ancora lungo, e vincerlo per me è la più grande motivazione per rimanere a Milano. Però accetterò con calma ogni decisione del club, anche perché ho 19 anni e un contratto con l’Inter ancora di due anni e mezzo”.

Tante società hanno messo gli occhi su di lui: su tutte Parma, Bologna, Torino e Sampdoria in Italia, ma c’è anche una pista che porterebbe all’Espanyol, società che sembra aver trovato nella cantera nerazzurra una risorsa importante da cui attingere per rimediare giovani di sicuro valore.

 

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