Il gol di Canales punisce un’Inter giovane e bella

Peccato. Sarebbe stato bello festeggiare una vittoria, tra l’altro meritata, nel segno dei giovani ragazzi del vivaio nerazzurro; invece, la rete di Canales all’ultimo giro di lancette lascia il popolo interista con un po’ di amaro in bocca, specie per l’ottima ripresa disputata e per le occasioni da gol avute nel corso dei 90 minuti.

Nell’ultima e pleonastica gara del girone di Europa League, Stramaccioni sceglie la “linea verde” come a Kazan, dando spazio a Belec tra i pali, a Romanò, Pasa, Benassi e Garritano a centrocampo e a Coutinho e Livaja in avanti; gli unici “titolari” sono Cambiasso e Samuel, con Pereira e Jonathan a completare l’undici di partenza.

Bastano 9 minuti a Livaja per realizzare la rete del vantaggio interista su assist di Alvaro Pereira, complice una difesa tutt’altro che impeccabile degli azeri; il centravanti croato colpisce nuovamente il Neftçi, in quanto già a Baku realizzò la rete del momentaneo 3-0. Il primo tempo non vive di grosse emozioni, eccezion fatta per un bel colpo di testa di Samuel che sfiora il palo a portiere battuto e per qualche guizzo di Coutinho.

Nella ripresa Cassano sostituisce il “muro” argentino, con conseguente arretramento di Pasa al fianco di Cambiasso in difesa; passano pochi minuti e il Neftçi, a sorpresa, trova il gol dell’1 a 1 grazie a un tiro precisissimo di Sadygov che non lascia scampo a Belec. Da qui in poi, però, l’Inter sale in cattedra grazie a FantAntonio e a Nagatomo, entrato al posto di un comunque positivo Garritano; l’esterno sinistro giapponese, imbeccato sulla corsia, confeziona un assist perfetto per Livaja, abile a sfruttare un’uscita a dir poco avventurosa di Stamenkovic per insaccare di testa la rete del nuovo vantaggio interista: per il numero 88 si tratta del quarto centro nella competizione, capocannoniere nerazzurro nel girone (secondo considerando anche i preliminari, visto che Palacio è a quota 5 reti).

Gli uomini, o per meglio dire i ragazzini, di Stramaccioni hanno il grande merito di continuare a macinare gioco e di creare occasioni da gol, ma al contempo hanno il grosso demerito di non sferrare il colpo del k.o. a un avversario in balìa delle folate offensive di Cassano e compagni: prima Livaja, su assist del genio di Bari vecchia, troverebbe anche la rete del 3 a 1, nonché la sua personale tripletta, in quanto l’intervento di un difensore avviene quando la palla ha già superato la linea, ma il giudice di porta non convalida, poi il direttore di gara, non certo impeccabile, non ravvisa un fallo da rigore (abbastanza evidente) sullo stesso Cassano e infine Nagatomo colpisce la traversa dai 25 metri.

Con i baby nerazzurri pronti a godersi una pur sempre prestigiosa vittoria in campo europeo, arriva l’inaspettato pareggio di Canales, lesto a insaccare di testa su respinta di Belec: è il gol del 2 a 2 che regala alla squadra azera uno storico pareggio in terra italiana e che lascia ai giovani ragazzi di Stramaccioni l’amaro in bocca per una vittoria a lungo accarezzata, ma svanita nel finale.

L’Inter termina il girone così come l’aveva cominciato, ossia con un 2-2 casalingo, ma che stavolta, nonostante la beffa finale, ha un sapore diverso: la gara col Neftçi ha dimostrato che i giovani del nostro vivaio hanno tutte le carte in regola per fare bene anche nel calcio che conta.

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