Paradosso Sneijder: vicino al rientro ma sempre più lontano dall’Inter

Ora che anche il tanto atteso incontro pacificatore tra i dirigenti interisti e Sneijder si è concluso senza portare a una svolta, la situazione si fa davvero complicata.

Eppure, dopo l’incontro traspariva ancora ottimismo sia da Branca che da Moratti, che si sono detti entrambi soddisfatti del colloquio.

Non sembrava dello stesso avviso Wesley, uscito dagli uffici nerazzurri con un’aria tutt’altro che tranquilla. Ma ancora Moratti aveva glissato con i giornalisti: “Anche io a volte quando vi vedo sembro arrabbiato ma poi non è così”.

L’aura di ottimismo e buona fede che ha avvolto il presidente in questi giorni si è però dissolta improvvisamente con la diffusione del comunicato pomeridiano dell’olandese. La prima dichiarazione morattiana post-comunicato è stata lapidaria e allo stesso tempo esplicativa del cambio di umore presidenziale: “Siamo lontanissimi”.

Sneijder sembra dunque essere davvero in rotta con l’Inter. Tanto più se si riveleranno vere alcune indiscrezioni, secondo le quali l’offerta di Branca, prontamente rifiutata dal genietto di Utrecht, sarebbe stata di 5 milioni più alcuni bonus per quattro anni: una soluzione che lo porterebbe a ottenere una cifra molto vicina agli attuali 6,5 circa.

Nel suo comunicato, Wes non parla di questioni economiche, limitandosi a chiarire che “non ci sono motivi per firmare” un nuovo contratto fino a quando non ritroverà il posto in prima squadra. Una mossa di vero depistaggio per impedire alla società di fargli fare la figura del campione strapagato che fa storie per un milione in meno, allo stesso tempo agitando davanti agli occhi dei dirigenti la carta del fatidico mobbing.

La questione del suo rientro, infatti, è legata alla conclusione della trattativa, non il contrario. Per questo Strama, al fine di non surriscaldare un ambiente già teso per gli ultimi risultati negativi, ha tenuto fuori il suo nervoso numero 10, aspettando un segnale di avvicinamento con la società.

Un segnale che però non è arrivato e che rende sempre più probabile la via della cessione a gennaio. Vere offerte ancora non sono arrivate, se si escludono le sirene turche del Fenerbahçe, poco gradite a Sneijder. L’olandese aspetta che a farsi avanti siano i due emiri di Parigi e Manchester. Da questo punto di vista l’Inter potrebbe decidere di intavolare una trattativa con il Psg, nell’ottica di uno scambio alla pari con Pastore.

In ogni caso spetta a Stramaccioni decidere se convocare o meno Wes per le prossime cruciali partite. Si pensa che ora Sneijder verrà comunque fatto giocare, per evitare che la squadra venga ulteriormente danneggiata dalla situazione attuale. Non farlo scendere in campo, pur pagandolo, proprio ora che si è ripreso dal lungo infortunio sarebbe la beffa dopo il danno.

Dunque, se rivedremo il 10 nerazzurro sgambettare a San Siro, magari già contro il Napoli, prendetelo come un segnale positivo, ma non troppo. E’ il paradosso di questi giorni: Sneijder potrebbe ritornare in campo ma è sempre più lontano dall’Inter.

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