Tardini campo storicamente ostico. Servirà un’Inter da battaglia

Fine primo tempo, la radiolina aveva già annunciato da più di mezz’ora il gol della Roma a Catania con Mirko Vucinic. L’Inter, sotto il diluvio di Parma, aveva faticato enormemente in quei 45 minuti di battaglia, e lo spettro del 5 maggio sembrava pronto a riprendersi di nuovo la scena. Il timore che la storia potesse ripetersi era forte, fino a quando venne buttato nella mischia un certo Zlatan Ibrahimovic. Doppietta in pochi minuti, terzo scudetto di fila per la compagine guidata da Roberto Mancini e Parma spedito in Serie B. Era il 18 maggio 2008, giorno dell’ultima vittoria nerazzurra al “Tardini”.

Questa sera, alle 21, l’Inter si ritroverà nuovamente di fronte i ducali, in una trasferta storicamente ostica per la Beneamata, come dimostra quel soffertissimo tricolore conquistato all’ultimo respiro. Sono passati quattro anni, infatti, ma l’Inter non ha avuto più la soddisfazione di conquistare i tre punti in terra emiliana: 2 sconfitte e 1 pareggio da quando il Parma ha fatto il suo ritorno in Serie A.

Lo stesso Andrea Stramaccioni ha già avuto un assaggio delle difficoltà che questo campo riserva ai colori nerazzurri. L’anno scorso, infatti, l’Inter dovette abbandonare quasi definitivamente i sogni Champions proprio in seguito alla cocente sconfitta rimediata contro i gialloblu (la prima del tecnico romano nella massima serie) a due giornate dal termine del campionato.

Per questo Stramaccioni, conscio del fatto che la partita di stasera non sarà una passeggiata, ha scelto intelligentemente di risparmiare a molti suoi uomini la trasferta di Europa League nel Tatarstan. Tra infortuni, acciacchi e squalifiche, i nerazzurri sono attesi da una gara delicatissima: Zanetti e compagni dovranno ritrovare lo spirito battagliero dello Juventus Stadium, per riprendere il cammino in campionato e dimenticare una volta per tutte la sconfitta di Bergamo e il mezzo passo falso interno contro il Cagliari.

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