Europa League: ecco l’identikit del Partizan Belgrado

Dopo la vittoria per 3 a 1 a Baku, i ragazzi di Stramaccioni si apprestano ad affrontare la sfida di Europa League contro il Partizan con la consapevolezza dei possibili pericoli che questa partita può offrire.

I bianconeri di Serbia rappresentano gli avversari più illustri del girone considerando il loro palmares ed un passato di tutto rispetto. Fondata nel 1945 e vincitrice di 24 campionati e 12 coppe nazionali, i serbi sono diventati i padroni della Super Liga, avendone dominato le ultime 5 edizioni.

Nonostante il pareggio per 0 a 0 sul campo del Novi Pazar, attualmente primo a due lunghezze di vantaggio sul Crvena Zvezda (a sua volta vittorioso per 7 a 2 sul Borca), la compagine di Vladimir Vermezović può contare sull’apporto di un giovane predestinato: Lazar Marković.

Paragonato dai media a Jovetic e chiamato dai suoi compagni “Mali Pedrito” (Piccolo Pedro), Lazar è il migliore talento serbo in circolazione. Il ragazzo classe ’94 è un jolly d’attacco, anche se è in grado di giocare sulla trequarti, e, per le movenze e le devastanti accelerazioni, può tranquillamente essere paragonato a Kakà. Lo scatto bruciante e le eleganti movenze ricordano lo stile di gioco del brasiliano, che tanto impressionò gli esperti del settore alla sua prima stagione in Italia.

Fra gli altri elementi di valore si possono annoverare il capitano Saša Ilić, centrocampista di grande esperienza, Namaja Tomic, forte esterno destro di ventiquattro anni e Mohamed Kamara, buon mediano nato in Sierra Leone nel 1987.

Tornando ai Grobari, con 28 reti realizzate e solo 6 subite, hanno il miglior attacco e la miglior difesa della Super Liga, attestandosi come una fra le più grandi potenze del calcio balcanico. Questi dati possono bastare a non far prendere ai nerazzurri la gara sottogamba.

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