Il Pescara sfida l’Inter senza i suoi gioielli, ma Stroppa è fiducioso: “Non partiamo sconfitti”

Dopo 19 stagioni di purgatorio il Pescara si appresta a fare il suo ritorno in Serie A. La promozione nella massima serie, però, non è bastata alla società abruzzese per trattenere i protagonisti della splendida cavalcata che ha regalato il primo posto nell’ultimo campionato cadetto: oltre a Zeman, che non ha resistito al richiamo della sua Roma, la formazione biancoazzurra è stata costretta a lasciar partire i suoi tre gioielli: Verratti, Insigne e Immobile.

Addii importanti rimpiazzati dall’arrivo di giovani promesse come l’esterno slovacco Vladimir Weiss (proveniente dal Manchester City), il centrocampista colombiano Juan Fernando Quintero (ex Atletico Nacional Medellin) e l’attaccante brasiliano Cristian de Jesus Jonathas (16 gol in 33 partite nella scorsa stagione con il Brescia), affiancati da veterani come Terlizzi, Colucci, Blasi e Abbruscato.

Sulla panchina del “Delfino”, siede l’esordiente Giovanni Stroppa, ex allenatore del Sudtirol (squadra di Prima divisione della Lega Pro), considerato per le sue idee tattiche l’uomo giusto per raccogliere la pesante eredità del tecnico boemo.

Alla vigilia dell’esordio in campionato, che vedrà i biancoazzurri impegnati contro l’Inter allo stadio “Adriatico” di Pescara, Stroppa sembra non sentire la pressione: Vivo il momento con tranquillità – ha spiegato il tecnico degli abruzzesi in conferenza stampa – Penso solo a lavorare per far crescere questo gruppo e iniziare bene la stagione. Ho grande fiducia per una partita che è sicuramente difficilissima. Non possiamo però pensare di avere già perso in partenza. Io sono ottimista, anche perchè ho visto, in questa settimana di allenamenti, i ragazzi in grande crescita. Dovremo cercare di aggredire e non far ragionare l’Inter, soprattutto cercare di non commettere errori contro una squadra che ti potrebbe punire al primo sbaglio”.

“Ho visto giocare i nerazzurri giovedì sera, sono in condizione e si vede che giocando migliorano di settimana in settimana. Con Gargano in campo cambieranno anche qualcosa rispetto alle ultime partite. Non hanno punti deboli, sanno essere sornioni e poi infilarti al primo spazio lasciato libero. Cassano o Coutinho? Cambia poco in questo caso, essendo due grandi giocatori. Ci siamo preparati anche sulle palle inattive, sia difensive che offensive, perché sono importantissime”.

In chiusura un messaggio a chi considera già il Pescara il fanalino di coda della nuova Serie A: “Non ci conoscono e dovremo essere noi, con il lavoro, a far cambiare idea a tutti. L’obiettivo è stupire? No, l’obiettivo è crescere”.

Impostazioni privacy