Palombo merita spazio

Angelo Palombo è uno di quei giocatori che non mollano mai, che danno l’anima fino all’ultimo secondo senza mai tirare indietro la gamba. Angelo Palombo, è forse l’uomo che manca in mezzo al campo all’Inter di questi ultimi tempi, una squadra prima di verve agonistica ma soprattutto di freschezza atletica. L’ex capitano blucerchiato, non è certo l’uomo utile a fare il salto di qualità, anche se in una compagine come quella nerazzurra basterebbe davvero poco, ma certamente potrebbe garantire prestazioni di buon livello a discapito di altri interpreti che Claudio Ranieri sembra restio a voler far respirare.

Arrivato l’ultimo giorno del mercato di gennaio, Palombo ha esordito nel pirotecnico 4-4 casalingo contro il Palermo, per poi giocare da titolare nella sciagurata trasferta di Roma all’Olimpico contro i giallorossi di Luis Enrique. Poi, solo panchine per il 31enne di Ferentino. Con la partenza di Thiago Motta alla volta di Parigi, a beneficiare del posto lasciato vacante dall’italo-brasiliano è stato soprattutto Poli che, seppur giocando ancora troppo poco, ha trovato più spazio rispetto ad inizio stagione. Osservando con occhio critico le ultime prestazioni di Zanetti e Cambiasso, lasciando da parte i sentimenti che legano i tifosi nerazzurri ai due totem argentini, sono parse evidenti le loro difficoltà, soprattutto sotto l’aspetto della freschezza fisica. Certo, il cuore e il carattere del capitano e del Cuchu non sono in discussione, ma probabilmente a volte sarebbe il caso di lasciare spazio anche ad altri.

Non si capisce perchè Ranieri non abbia il coraggio di sostituire o addirittura lasciare in panchina i senatori nerazzurri. Eppure, il tecnico testaccino, quando era alla guida della Roma, all’intervallo di un derby dove i giallorossi erano sotto 1-0 con la Lazio, ebbe il coraggio di sostituire De Rossi e Totti. Scelta poi premiata con la rimonta effettuata grazie alle reti di Cassetti e Vucinic. Palombo, così come Poli, meriterebbe almeno un’occasione, anche solo per giustificare il milione di euro speso in un periodo di ristrettezza economica. Ovviamente, sempre con il benestare dei senatori che, ultimamente, sembrano essere diventati più un peso che una risorsa per la squadra.

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