Zanetti: “Non siamo più la squadra del 2010, ma ci rialzeremo”

La prima espulsione dopo 16 anni di onorata carriera nella massima serie (e 551 presenze), costringerà Javier Zanetti a saltare la sfida di questa sera contro la Fiorentina.

Il Capitano cercherà comunque di non far mancare il suo apporto, indispensabile considerando il momento difficile che sta attraversando la squadra: “Dopo sette anni di gloria – ha spiegato Pupi a Radio 105 – adesso stiamo attraversando delle difficoltà per tante componenti, dal cambio tecnico agli infortuni a partite andate storte. Ma fa parte del gioco, noi più che lavorare non possiamo fare. Vogliamo dare tanto ai tifosi, loro si aspettano molto ma hanno capito i problemi e sono fiduciosi che le cose possono cambiare, così come noi”.

Riprendendo le parole di Ranieri che, durante la conferenza stampa di ieri, aveva invitato gli addetti ai lavori a non fare più paragoni con l’Inter del Triplete, Zanetti ha dichiarato: “Nel 2010 abbiamo fatto qualcosa che nessuno in Italia ha fatto, adesso c’è un’altra squadra, che è in difficoltà ma che sta facendo il possibile per superare il momento. La stessa parabola discendente ha colpito anche il connazionale e amico, Diego Milito: Sono dispiaciuto per lui, in questo momento l’ultima giocata proprio non gli riesce. In allenamento si impegna, fa grandi cose ma gira male, a lui come a Pazzini. Però hanno capito che, per il tipo di giocatori che sono, questi momenti possono capitare e basta poco per cambiare tutto.

Da vero leader, il Capitano cerca poi di rincuorare i giovani, finora poco convincenti: “Tutti i giovani che arrivano qui hanno delle difficoltà. La cosa che mi spiace vedendo Alvarez, Coutinho, Jonathan, è che sono capitati in un momento difficile, fossero arrivati un paio di anni fa sarebbero andati meglio. Bisogna aspettarli e dare loro fiducia. Chiusura sul mister:Ranieri é un ottimo allenatore e ha capito come funziona l’Inter”.

 

 

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