Pazzini out con la Serbia. Ancora problemi alla caviglia

Per la partita di qualificazione dell’Italia contro la Serbia, il ct Prandelli non potrà disporre di Pazzini, Criscito e Balzaretti. Riguardo la punta nerazzurra, il medico della nazionale Enrico Castellacci ha parlato di un problema al calcagno, conseguente all’infortunio riportato alla caviglia durante la sfida di Champions contro il CSKA Mosca. Più complicata la situazione per i calciatori dello Zenit e del Palermo, colpiti rispettivamente da pubalgia e lombalgia. Il numero 7 nerazzurro resterà ugualmente in ritiro, cercando di recuperare in extremis per la gara contro l’Irlanda del Nord.

In ogni caso cresce la preoccupazione dei tifosi interisti, che, dopo le opache prestazioni di Forlan, la discontinuità di Zarate e la fragilità fisica di Milito, confidano nelle prestazioni del “Pazzo” per risollevare le sorti di un attacco rimasto orfano di Samuel Eto’o.

Gli innumerevoli infortuni che, da un anno a questa parte, continuano a tormentare il Principe (non ultimo il risentimento muscolare al polpaccio prima della debacle contro il Napoli), sono il chiaro sintomo di una carriera in fase calante per un calciatore che è stato l’assoluto protagonista del Triplete, ma che non è più retto dalla stessa freschezza atletica di qualche stagione fa.

Proprio nelle ultime ore Juric, secondo di Gasperini nella breve esperienza sulla panchina della Beneamata, ha confessato ai microfoni di Sportmediaset che l’intento del tecnico di Grugliasco era quello di recuperare il campione argentino dandogli più spazio possibile, nonostante Pazzini godesse di grandissima stima.

La soluzione più logica, però, sarebbe stata quella di dosare le energie di Milito che, a 32 anni e con continui problemi muscolari, non riesce più a fare la differenza per 90 minuti e affidarsi al “Pazzo” che è nel pieno della maturità e ha le forze necessarie per caricarsi sulle spalle il peso dell’attacco nerazzurro.

Francesco Carini

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