CorSera – Inter-Milan, il primo derby tutto cinese ma Suning ignora Yonghong Li: ecco perché

La stracittadina di ieri è stata storica per svariate ragioni: primo derby disputato alle 12.30 (per ovvie ragioni di fuso orario in favore del pubblico cinese), prima partita al Meazza per la nuova proprietà rossonera e soprattutto per il primo gol in una partita tanto importante convalidato con la VAR. La rete di Zapata a tempo praticamente scaduto (97′) è stata convalidata da Orsato dopo la consultazione del nuovo strumento a disposizione degli arbitri.

PRIMO DERBY TUTTO CINESE

In tutto ciò, c’era grande curiosità per l’eventuale primo contatto fra la proprietà nerazzurra, ormai presente a Milano dal giugno 2015 e i novelli asiatici a capo del Milan. Alla Scala del Calcio non era presente il boss di Suning Zhang Jindong (per questioni d’affari) ma ci si attendeva comunque un saluto con Li che era in tribuna con Fassone. Ma, come riportato oggi dal Corriere della Sera, non c’è stato alcun saluto fra i compaesani di Cina.

NESSUN CONTATTO FRA SUNING E YONGHONG LI

Infatti Suning nelle persone di Steven Zhang e l’ad Liu Jun avrebbero volutamente ignorato Yonghong Li per ordini imposti dall’alto. Il governo cinese non avrebbe approvato l’operazione Milan (protrattasi per troppi mesi per avere una salda credibilità) e Suning, essendo a stretto contatto con il governo centrale, non vuole avere rapporti di alcun tipo con una persona poco stimata e conosciuta in Cina. O meglio, la proprierà nerazzurra attende che emergano nuovi dettagli in merito alla cordata rossonera prima di intraprendere dei rapporti burocratici.

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