Jovetic-Inter, un legame destinato a continuare per… contratto! L’accordo con il City prevede che…

E’ l’emblema dell’Inter creata in estate, Stevan Jovetic continua a vagare nella rosa dei nerazzurri come un corpo estraneo, infortunato ma convocato col Montenegro, ai margini della nuova avventura italiana con possibilità di rinnovo abbastanza basse.

E dire che l’inizio del binomio Inter-Jovetic è stato spettacolare, gol con Atalanta e Carpi nelle prime due giornate e tantissimi complimenti verso Roberto Mancini nel far esplodere un talento bersagliato dagli infortuni. Ma la luna di miele dura pochissimo, neanche un girone d’andata e Jovetic smette di essere genio, non s’intende con Icardi e poi si inabissa in un carattere che non riesce a fargli togliere gli artigli.

jovetic

Il contratto lo blinda: prestito biennale per 3 milioni seguito da un obbligo di riscatto fissato a 14,5 alla prima presenza nel prossimo campionato, con voci insistenti che, fantacalcio o no, parlano di riscatto Inter e poi cessione ad altre squadre, magari la Lazio nell’affare Candreva.

Eppure Jovetic è ancora una speranza, la fantasia che ha lui nell’Inter non l’ha nessuno, ne Ljajic ne Perisic, ma forse con un compleanno che per JoJo capita il 2 novembre non ci si aspetta troppa fortuna, un giocatore vittima di gravi infortuni cui hanno lasciato grandi paure, un genio troppo sregolare che si accende a tratti, ma come nella gara di Coppa Italia col Napoli lascia a bocca aperta, nel silenzio e nella rabbia per ciò che non riesce ad esprimere.

Le sole 44 partite con il Manchester City hanno minato il carattere del montenegrino, una lotta interna con Pellegrini l’ha visto sconfitto e umiliato con la mancata convocazione nella lista Champions degli inglesi, tutti torti che ora si rifanno vivi nel momento difficile.

Ha voluto il numero 10 dopo Kovacic, il 35 gli stava stretto, ora con quella maglia deve dimostrare di essere il genio di Titograd, ben sapendo che le partite per dimostrare il suo valore iniziano ad essere poche, dovendo mettere dubbi a Mancini proprio ora che ha trovato una quadratura di gioco.

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