ESCLUSIVA SPAZIOINTER – Stefano De Grandis: “L’Inter non è cambiata da inizio stagione, vi spiego perché. Sul modulo e il mercato…”

Con lui è iniziata l’era dei bordocampisti, ha proseguito con alcune telecronache e la co-conduzione di Mondo Gol insieme a Fabio Caressa. Ora è uno degli opinionisti di punta di SkySport.

Stiamo parlando di Stefano De Grandis, che ha rilasciato un’intervista esclusiva a SpazioInter.it. Ecco le sue parole riguardo il momento dei nerazzurri.

Cos’è cambiato tra l’Inter di inizio campionato e quella di adesso? E quante responsabilità ha Mancini riguardo il calo della squadra?
Secondo me non è cambiato molto rispetto all’Inter della prima fase se non l’incidenza della fortuna. In avvio l’Inter vinceva anche alcune partite che potevano finire pari, mentre adesso ne perde alcune che meriterebbe di vincere. Ma l’Inter attualmente difettosa non era perfetta nemmeno prima. Se proprio vogliamo evidenziare un calo, questo riguarda la fase difensiva, prima quasi perfetta e ora vittima di qualche errore“.

Qual è lo schieramento ideale per i nerazzurri visto anche il momento non felice della retroguardia?
In linea di massima penso a un 4-3-3 con Brozovic e Kondogbia ai lati di medel e con Perisic sulla fascia sinistra in un tridente completato da Eder e Icardi. Ma mi piacerebbe anche, a volte, un 4-4-2 con due ali vere come Biabiany e Perisic e due mediani di qualità come Brozovic e Kondogbia“.

Cosa pensa dell’arrivo di Eder? Non sarebbe stato più congeniale l’acquisto di un centrocampista che desse ordine alla manovra?
Eder mi piace molto: è stato bravissimo con la Samp e merita il posto nella lista nazionale. Ma una squadra che ha già Palacio, Jovetic e Ljajic, poteva fare a meno di utilizzare soldi per un’altra seconda punta. Investire su un centrocampista di qualità, regista o interno, sarebbe stato certamente più utile“.

Pensa che la rosa sia effettivamente “di Mancini”? Lui aveva chiesto giocatori come Touré, Salah, Dybala e sono arrivati Kondogbia, Jovetic e Ljajic, giocatori da lui voluti ma solo quando le sue prime scelte si sono rivelate irraggiungibili.
Quasi tutti gli allenatori devono accettare acquisti compresi nel gruppo dei giocatori “graditi”, e non credo che Mancini possa lamentarsi troppo del mercato inter. È vero che poteva essere studiato meglio, ma in questo caso le responsabilità non possono essere solo della società“.

Si ringrazia Stefano De Grandis per la disponibilità.

Federico Spinelli

 

 

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