Zeman: “I giocatori a Roma fanno quello che vogliono, io esonerato perché…”

Ex-tecnico di Lazio e Roma, ora al Lugano, Zdenek Zeman è tornato a parlare delle sue due ex squadre in una lunga intervista a Il Corriere dello Sport, risultando mai banale. Queste le sue dichiarazioni sulla squadra giallorossa:

“Sono abituato a costruire e stavamo cercando di farlo anche in quel caso. A Roma i calciatori fanno quello che vogliono, ne avevo sempre dodici sul lettino e due bloccati sul Raccordo Anulare e non mi andava bene. Io puntavo a migliorare il senso della professionalità, che va tutelato, sempre. Non a caso fui esonerato dopo un’intervista in cui chiedevo rispetto delle regole, non si può fare a meno delle regole. Io e la società eravamo diversi nell’analizzare le vicende. Alla Roma vogliono raggiungere il massimo risultato col minimo sforzo…”.

E ancora, sulla sconfitta contro il Barcellona:

“È stato difficile per me commentare il risultato di quella gara, fossi stato io in panchina si sarebbe parlato della classica squadra di Zeman…Garcia ha un organico di spessore, ma le ultime prestazioni non possono che essere definite tristi. Sono contento che Totti non stia giocando ora, ha portato sulle spalle per 20 anni la Roma, almeno adesso non possono dire che sia colpa sua”.

Durante l’intervista, poi, non mancano alcune battute e precisazioni sul suo rapporto con la Juventus, con il tecnico boemo che specifica: “Non ce l’avevo con la Juve in sé, ma con chi ci lavorava. Nell’arco della mia carriera mi sarebbe piaciuto lavorare con Boniperti, lui sì che ne capiva di calcio”.

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