CdS – Via Fassone, più poteri a Zanetti

Rivoluzione all’Inter capolista in Serie A, Erick Thohir ha deciso di interrompere il rapporto lavorativo con Marco Fassone, il direttore generale arrivato a Milano nel maggio 2012.

Divorzio che verrà sancito nei prossimi giorni, come scrive il Corriere dello Sport, e che di fatto consegna pieni poteri all’amministratore delegato Michael Bolingbroke che dopo aver ottenuto le deleghe sull’area finanziaria e su quella commerciale ora avrà anche quelle sportive, rappresentando il club di fronte alle istituzioni, con conseguente crescita di funzioni e compiti per il vice presidente Javier Zanetti.

Lo storico capitano che già recita un ruolo importante all’Eca sarà sempre vicino a Piero Ausilio che mantiene il suo ruolo, mentre in futuro non si esclude che un nuovo dirigente possa inserirsi nell’area sportiva.

Fassone aveva un contratto in scadenza a giugno, rinnovato annualmente nell’estate 2014 mentre l’ex dirigente del Manchester United è legato all’Inter sino al 2017, con Thohir che ha deciso di puntare su Bolingbroke che piano piano ha aumentato le sue competenze, prima membro del consiglio di amministrazione e ora con la parte sportiva di fatto l’Inter è nelle sue mani, con Fassone che dopo la telefonata del presidente ha comunicato a Mancini e ai suoi più stretti collaboratori la scelta dirigenziale.

Dopo l’uscita di Moratti l’Inter aveva due anime, una straniera con Bolingbroke e una italiana con Fassone e Ausilio, ha prevalso la prima con lo stesso Fassone stupito dalla tempistica della scelta in quanto nei giorni scorsi era in Lega discutendo con Galliani del progetto San Siro e nonostante gli apprezzamenti per il mercato dallo stesso Thohir e da Moratti.

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