Inter, Bonny si racconta: messaggio da brividi per i tifosi

L’attaccante del momento in casa Inter, Ange-Yoan Bonny, si è raccontato in un’intervista per il Matchday Programme della partita di questa sera contro la Fiorentina. “Il calcio è stato un colpo di fulmine”, ha detto, spiegando come ha capito subito che quella era la sua strada. Oggi, in maglia nerazzurra, punta a trasformare il sogno d’infanzia in obiettivo concreto: “Da bambino hai dei sogni e quando cresci quegli stessi sogni diventano degli obiettivi”.

Bonny si racconta: parole da brividi

Il bomber francese ha confessato che inizialmente praticava judo. La scoperta del calcio ha cambiato tutto per Bonny, è stato un vero colpo di fulmine: “Quando da bambino ho messo per la prima volta i piedi sul campo ho provato una sensazione incredibile e ho capito che non avrei più potuto farne a meno”.

Nel parlare delle qualità che gli hanno permesso di raggiungere i massimi livelli, Bonny sottolinea: “Velocità, potenza, grinta. Sono tante le caratteristiche che mi hanno aiutato ma credo che più di tutto mi abbia guidato il piacere che provo quando gioco a calcio”.

Ange Bonny dell’Inter esulta dopo un gol a San Siro durante una partita di Serie A 2025, mimando il gesto dell’occhio.
Ange Bonny dell’Inter esulta dopo un gol a San Siro nella stagione di Serie A 2025.

L’Inter: un gradino importante verso i sogni

Riguardo al suo legame con il club nerazzurro, Bonny non ha dubbi: “L’Inter è un grandissimo Club, da bambino hai dei sogni e quando cresci quegli stessi sogni diventano degli obiettivi e io ho lavorato duramente per ottenerli”.

Bonny, arrivato la scorsa estate dal Parma, ha subito avuto un grande impatto all’Inter. Il centravanti francese ha impiegato davvero poco per calarsi nell’ambiente e rubare il cuore della piazza nerazzurra. In questo avvio di stagione, ha collezionato 3 gol e 4 assist in 11 presenze.

Infine, Bonny ha parlato del suo soprannome: “In Italia hanno cominciato a chiamarmi Angelo ma in Francia ovviamente mi hanno sempre chiamato Yoan e da qui è nato il soprannome … yo-yo, ma solo lei (la mamma) poteva chiamarmi così!”.

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