È pronto un vero e proprio mercato faraonico per l’Inter in vista del prossimo anno. Il club nerazzurro si appresta ad avere a disposizione molti milioni da investire.
Dopo anni di mercati a costo zero, con gli acquisti che sono sempre stati anticipati da cessioni importanti per far rifiatare le casse societarie, quest’estate l’Inter ha avuto molte meno restrizioni. Una maggiore libertà che ha permesso ai nerazzurri di spendere senza pensare troppo alle cessioni.
Il modo in cui si è speso può essere poi tema di discussione, ma quel che è certo è che la Beneamata si sia lasciata il peggio alle spalle. Seppur la stagione è appena iniziata e l’estate appena conclusa, arrivano già importanti aggiornamenti su quello che potrà essere il mercato dell’Inter del 2026. Per il club nerazzurro sono in arrivo una pioggia di milioni.
Inter, super tesoretto per il 2026: milioni risparmiati dai giocatori in scadenza
Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, a fine stagione l’Inter potrebbe accumulare un tesoretto tutt’altro che irrilevante per il mercato in entrare. Infatti, sono molti i nerazzurri in scadenza di contratto e il loro mancato rinnovo si tradurrebbe in un gran risparmio per la Beneamata.
Su tutti, Yann Sommer, che guadagna 2.5 milioni netti e che probabilmente lascerà l’Inter per far spazio a Josep Martinez e ad un altro portiere giovane. Stesso discorso per Stefan De Vrij, che addirittura percepisce 3.8 milioni netti. Restando in difesa c’è poi l’ingaggio da 1.5 milioni di Francesco Acerbi e quello di 2.5 milioni di Matteo Darmian. Infine Henrikh Mkhitaryan, che guadagna altri 3.8 milioni.

Un risparmio totale che ammonterebbe a circa 25/30 milioni di euro lordi. Molti milioni che potrebbero essere reinvestiti dall’Inter per rinforzare l’organico. Ovviamente non è detto che tutti i nerazzurri in scadenza lascino l’Inter, ma è chiaro che in ogni caso a fine stagione è in arrivo un bel tesoretto.
La strategia di Oaktree è ormai molto chiara: svecchiare la rosa e arricchirla con profili giovani da far crescere. Motivo per cui l’ipotesi di un mancato rinnovo di massa di molti – se non tutti – i giocatori in scadenza non è poi uno scenario così irrisorio.