Il big di Simone Inzaghi fa impazzire i tifosi dell’Inter. In una recente intervista, il top nerazzurro ha rivelato di sentirsi uno tra i migliori al mondo nel suo ruolo.
L’Inter si prepara a sostenere un tour de force che deciderà le sorti della stagione. Si comincia dall’Udinese per poi concludere con il Como il prossimo 25 maggio, nell’auspicio che gli impegni possano dilatarsi di una settimana, con un appuntamento all'”Allianz Arena” che i nerazzurri non vogliono perdersi, sebbene la strada non sia per nulla semplice. Ma sarà fondamentale “step by step”, o meglio, per dirla alla Simone Inzaghi, “partita per partita”. Primo obiettivo, il match casalingo di “San Siro” contro una formazione ostica e fisica come quella di Runjaic.
Inter, si comincia dall’Udinese: Inzaghi prepara due mesi di fuoco
Il tecnico nerazzurro non potrà contare su quattro pedine importanti come Bastoni, Lautaro, Dumfries e Zielinski. Tuttavia, Inzaghi potrà confidare sui rientri Dimarco e Darmian, oltre a un Thuram che, si spera, abbia messo alle spalle il problema alla caviglia. Il francese è stato intervistato da “Onze Mondial“, occasione in cui ha espresso tutta la consapevolezza dei propri mezzi.

Il figlio d’arte ha parlato così:
“Fare una classifica sui migliori dieci attaccanti al mondo, a braccio, sarebbe troppo ampio. Non posso farlo e non voglio farlo. Ma se attraverso la tua domanda mi stai chiedendo se mi considero uno dei dieci migliori attaccanti del mondo, personalmente, sì, ne sono convinto. Perché oggi, a 27 anni, sono alla mia terza stagione da centravanti. Sto sviluppando molte cose, ho fatto molta strada. Sto migliorando sempre di più in questa posizione. E sono fortunato a poter dare il mio contributo come numero 9″.
Inter, senti Thuram: “Sono tra i dieci migliori attaccanti del mondo”
Il 9 nerazzurro ha poi spostato l’attenzione sulla famiglia, in particolare sul legame con padre e fratello:
“Non è che sono diventato ‘il figlio di’ a 15 anni. Fin da piccolo, ho sempre saputo che mio padre giocava a calcio. Per me è motivo di orgoglio. Sono felice di essere ‘il figlio di’. Immagina, sono il figlio di Lilian Thuram. Sono Marcus Thuram. Sono il fratello di Khephren Thuram. Non vedo perché dovrebbe preoccuparmi. È motivo di orgoglio. Mio padre era uno dei migliori difensori del mondo. Oggi gioco per l’Inter, vinco titoli, Khephren gioca per la Juventus. Un bel po’ di persone vorrebbero essere nei nostri panni.”

Di certo l’autostima non manca a Thuram. Caviglia permettendo, la punta transalpina vuole dare il proprio contributo in un finale di stagione entusiasmante. Perchè la fame di vittoria, a prescindere dalla casacca, è un vizio di famiglia.