Protagonista dello Scudetto e di un inizio di stagione ad altissimi livelli, ma è solo l’inizio: Thuram fa sognare i tifosi nerazzurri.
Arrivato all’Inter nell’estate del 2023, Marcus Thuram è diventato fin da subito un idolo del pubblico nerazzurro. Protagonista del ventesimo scudetto nerazzurro grazie ai suoi gol e alle sue prestazioni, l’attaccante francese è stato uno dei migliori anche in questa prima parte di stagione.
Una dimensione raggiunta che lo hanno portato ad essere nominato Man of the Year 2024, premio assegnato dall’edizione italiana della rivista GQ che spiega così la sua scelta: “Ha detto parole e fatto cose davvero significative dal punto di vista sociale e politico, così ha confermato di essere un calciatore con una coscienza critica non banale, di possedere grande cultura e una spiccata sensibilità“.
Inter, Thuram suona la carica: “Non ho fatto ancora niente”
Marcus Thuram ha ormai raggiunto un livello di grandezza totale. Premiato come Man of the Year 2024 dall’edizione italiana della rivista GQ, l’attaccante nerazzurro ha voluto raccontare la sua crescita esponenziale:
La mia crescita è un mix di tante cose belle che mi sono successe. Credo che il gol contro il Milan nel derby d’andata sia stato l’inizio di tutto: era una partita speciale, era inizio stagione, la gente non mi conosceva ancora bene. Segnare in quel modo è come se mi avesse presentato ai tifosi dell’Inter.
Sul rendimento raggiunto nel corso di questa sua avventura all’Inter e sui prossimi traguardi:
Ormai conosco bene i miei compagni di squadra, ho imparato cosa vuol dire giocare nel campionato italiano, so cosa vuole da me mister Simone Inzaghi. Poi conquistare lo Scudetto mi ha dato e ci ha dato molta forza, abbiamo fatto tanti sacrifici e abbiamo meritato di vincerlo. Ma quella vittoria non è stata la fine di qualcosa, anzi: possiamo fare ancora meglio, abbiamo obiettivi importanti.
Thuram è consapevole dei suoi mezzi ma l’obiettivo è quello di migliorare sempre di più:
Mi sento un giocatore forte, tecnico, che sa saltare l’uomo. Ma ciò che mi rende unico è la fisicità. Ci sono giocatori molto veloci ma non molto forti, ce ne altri che sono forti ma non sono così veloci. Io ho entrambe queste due caratteristiche. E so che fanno paura ai difensori. Posso diventare ancora più numero nove, ancora più centravanti. Sto lavorando su questo, sia sul campo che nella testa. Devo imparare a giocare meno per piacermi, voglio essere un vero killer davanti alla porta. Penso che non ho fatto ancora niente. Penso che devo allenarmi tanto, ma non è assolutamente un problema. Perché la verità è che io amo il calcio: sono felice quando mi alzo al mattino per andare ad Appiano Gentile, sono felice quando entro in un grande stadio. Faccio la cosa che amo di più al mondo, questo fa la differenza.
L’attaccante della Nazionale francese ha infine voluto tornare sulla scelta di approdare all’Inter:
Accettare l’offerta dall’Inter è stata una scelta facile: prima di venire a Milano guardavo i miei futuri compagni in televisione, vedevo che erano una squadra fortissima, sono arrivati a giocare una finale di Champions League. E poi c’è San Siro: avere la possibilità di giocare in uno stadio del genere è davvero fantastico, credo sia una di quelle cose che sognano tutti i bambini che iniziano a giocare a calcio. San Siro mi dà una spinta e un’energia che non ho mai ricevuto in nessun altro stadio, in tutta la mia carriera.