Inter, tutta la felicità di Marotta: “Come Giacinto Facchetti”

Beppe Marotta rilascia le prime dichiarazioni dopo la nomina di presidente dell’Inter da parte di Oaktree: le sue parole esaltano i tifosi.  

La notizia della giornata in casa Inter è quella legata alla nomina di Beppe Marotta come nuovo presidente dell’Inter. Una decisione che è stata presa fortemente dalla nuova proprietà, Oaktree. Dopo le voci di corridoio, il fondo americano ha deciso di rendere il tutto pubblico, ufficializzando Marotta nell’incarico di presidente nerazzurro. Una nomina che è arrivata dopo l’assemblea dei soci, andata in scena questa mattina.

Dopo l’assemblea, Beppe Marotta ha rilasciato le sue prime dichiarazioni alla stampa come nuovo presidente dell’Inter. Il neo patron nerazzurro ha toccato diversi temi, esaltando l’ambiente interista con le sue parole: “Abbiamo già affrontato queste tematiche, queste linee guida, sempre nel rispetto del concetto di sostenibilità che è parte integrante del sistema calcistico italiano e non solo. Bisogna garantire la continuità e poi portare avanti il discorso della progettualità sportiva”.

Marotta nuovo presidente dell’Inter: le sue dichiarazioni esaltano il popolo nerazzurro

Marotta ha parlato anche dei suoi predecessori: “Certamente il valore della memoria è inestimabile e ha grande forza. In questo momento ho Giacinto Facchetti che forse come profilo si avvicina a me. E’ finito il tempo dei presidenti mecenati come Moratti, Fraizzoli, Pellegrini. Oggi il calcio purtroppo ha una dimensione diversa ma ognuno di loro ha passato a me una grande linea da seguire. Da ultimo non dimentico Steven Zhang, un ragazzo giovane che ha dato molto al club. La mia ispirazione parte da chi mi ha preceduto, considerando che la forza dell’Inter non è solo il presidente ma tutto il patrimonio umano”.

Marotta esalta i tifosi dell'inter
Marotta dopo la nomina di presidente dell’Inter – (LaPresse) SpazioInter.it

Questione rinnovi: “In intesa con la proprietà andremo avanti su questo, credo non ci saranno problemi perché questi calciatori e l’allenatore hanno forte senso di appartenenza e questo è un vantaggio rispetto alle altre negoziazioni. Oggi noi dobbiamo garantire sostenibilità, che passa anche attraverso i ricavi. L’Inter è un patrimonio di risorse e noi dobbiamo essere bravi a valorizzarle. Questo garantirebbe introiti che possono dare più forza all’area sportiva. Sostenibilità è una parola però da tenere in grande considerazione”.

Il primo passo di Marotta: “Ringraziare tutti quelli che lavorano con me. Compresa Oaktree per questo atto di fiducia inaspettato. Sono grato a loro di questa grande opportunità. Dopodiché vorrei fare tesoro e studiare il passato recente dei presidenti per prendere gli aspetti umani e professionali di alto livello e poi cominciare a lavorare come facevo prima, ora in collaborazione con i nuovi proprietari”.

Sullo stadio: “E’ un asset molto rilevante nell’economia di ogni club calcistico. Sapete le vicissitudini che l’Inter ha affrontato. Del tema si occupa Antonello per cui lui seguirà l’evoluzione, ma ribadisco che l’asset stadio è fondamentale. C’è però già grande soddisfazione per i ricavi garantiti da San Siro, siamo la squadra con più affluenza, oltre due milioni di spettatori in stagione e oltre 80 milioni di ricavi. Sono fonti di guadagno importanti”.

Marotta sottolinea: “L’obiettivo è guardare la sala trofei, che fanno tutti parte dello scenario calcistico, ripercorrendo quella strada per provare a vincerne il più possibile. Bisogna avere coraggio. Siamo l’Inter e dobbiamo puntare sulla forza rappresentata dai nostri tifosi, con la spavalderia che ci ha contraddistinto nella stagione passata. Con grande rispetto ma senza avere paura”.

Sul futuro: “La nuova nomina cambia qualcosa in vista della ‘scadenza’ del 2027? Non modifica più di tanto la mia vita perché sono comunque operativo. La mia è una passione particolare e finché c’è questa… Il 2027 è molto avanti, per cui cominciamo ad arrivarci”.

Sul mercato : “Quando parliamo di mercato creativo intendiamo un mercato logico e di grande competenza. Posso contare su Ausilio e Baccin che sono molto bravi, a loro rispondono tanti osservatori e poi con Inzaghi arriviamo tutti assieme a fare delle scelte. Siamo stati bravi a coniugare la disponibilità finanziaria ed economica con l’arrivo di giocatori bravi. La scorsa stagione ne sono arrivati dodici. Tutto andrà avanti come prima, Antonello è un’altra parte importante della società. Gestisce tutta l’area corporate e tanti aspetti. La parte sportiva sarà ancora di mia responsabilità”.

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