Clamoroso Inter: che guaio con Digitalbits, coglie tutti alla sprovvista

In casa Inter sono ore importanti per quanto riguarda il rapporto tra il club nerazzurro e lo sponsor Digitalbits. 

L’Inter è reduce da due eventi notevoli della storia del club: i nerazzurri si sono laureati Campioni d’Italia, conquistando il 20° Scudetto, nonché la seconda stella che dalla prossima stagione sarà cucita sul petto, e a distanza di poche ore hanno subito un cambio societario.

A causa della mancata estinzione del debito, Steven Zhang non è più il Presidente dell’Inter: al suo posto è salito il fondo americano Oaktree, che tre anni fa aveva fatto un prestito all’ormai ex presidente nerazzurro, mai più restituito.

La prossima settimana è stata fissata l’assemblea per eleggere il nuovo Presidente del club nerazzurro, mentre le figure societarie che seguiranno il club e le dinamiche di mercato saranno confermate: Ausilio, Antonello, Baccin, Marotta e Zanetti, infatti, rimarranno ancorati alla dirigenza di Viale della Liberazione.

Le ultime questioni societarie hanno messo in discussione l’Inter, che dovrà ritrovare un pò di stabilità, ma c’è un altro elemento che tormenta l’ambiente nerazzurro, ovvero i rapporti con l’ex sponsor Digitalbits.

Inter, che fine ha fatto Digitalbits? Entra in gioco il Tribunale

Nella stagione 2021/2022, Digitalbits inizia ad apparire come sponsor di manica sulla maglia nerazzurra; in seguito, nella stagione 2022/2023, la scritta viene inserita come main sponsor sulla maglietta di tutte le squadre nerazzurre, anche femminili. L’Inter però inizia ad avere i primi problemi con la società di criptovalute, tanto che a fine stagione il club nerazzurro decide di eliminare dalla maglietta lo sponsor principale, poiché la società risulta inadempiente.

Digitalbits scomparso: l'Inter fa causa
Sponsor Digitalbits LaPresse spaziointer.it

Come riportato dall’edizione odierna di Repubblica, l’Inter si è appoggiata al Tribunale di Milano, che ha emesso un decreto ingiuntivo nei confronti della società americana, inadempiente verso il club nerazzurro per 60 milioni di euro. Come riportato da Inter Media e Communication, però, “il tentativo di notificare l’ingiunzione alla sede legale della controparte in Wyoming è risultato infruttuoso, come confermato dall’autorità statunitense“.

In poche parole, Digitalbits, ed in particolare Zytara Labs, azienda proprietaria del marchio, sembrerebbero non esistere. Il Tribunale di Milano, infatti, una volta giunto davanti alla sede legale in Wyoming, non ha trovato nessuna traccia della società. A seguito del primo tentativo, l’ente milanese ha concesso alla società nerazzurra ulteriori 90 giorni per notificare l’ingiunzione alla controparte.

L’Inter, che spesso ha riempito le casse con gli sponsor, dovrà trovare una soluzione a questo mancato pagamento di Digitalbits; diversamente, dovrà rinunciare ad una cifra che si aggira attorno ai 60 milioni di euro.

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