Inter, cessione decisa: già pronta la prossima squadra

A meno di ribaltoni, l’Inter saluterà uno dei componenti dell’organico di Inzaghi. Un club è già pronto a far partire l’assalto al calciatore.

“In testa ho già lo scudetto 21”, recitava Beppe Marotta ai microfoni di Sport Mediaset nella notte della festa nerazzurra in Piazza Duomo. L’Inter, fresca di raggiungimento di seconda stella, non ha alcuna intenzione di fermarsi. È una dichiarazione di intenti espressa non solo dall’amministratore delegato, ma anche da componenti dell’organico come Davide Frattesi. Con un collettivo così unito e straripante si può sognare in grande.

La continuità di trofei è qualcosa che è riuscito ai nerazzurri negli ultimi anni. Ora però si vuole aprire un ciclo ancor più prestigioso e la società sta già ponendo le basi per attuare un dominio nel calcio italiano, ma anche sul panorama internazionale. L’armata di Simone Inzaghi è la squadra da battere e l’aggiunta di due innesti come Mehdi Taremi Piotr Zielinski aumenta la qualità nell’organico.

Una rosa che non dovrebbe subire particolari scossoni, come avvenuto le scorse estati con gli addii di OnanaLukaku, Hakimi Brozovic. Ciò non significa che non sono previste partenze, tutt’altro. Tra gli altri, Alexis Sanchez è destinato a terminare la seconda avvenuta in nerazzurro.

Inter, addio a Sanchez: sirene sudamericane per il cileno

Secondo il portale argentino “Tyc Sports”, il cileno sarebbe richiesto dal River Plate. La società di Buenos Aires vuole tornare a lottare per la Copa Libertadores, trofeo che manca dal novembre 2018. Per competere ad alti livelli, il River vuole ingaggiare giocatori di esperienza e ha già intavolato discorsi con il numero 70 nerazzurro.

Contatti tra il River Plate e Sanchez
Il River Plate corteggia Alexis Sanchez (LaPresse) – spaziointer.it

Per l’attaccante sarebbe un ritorno a casa. Sanchez ha infatti militato nei “Los Millonarios” tra il 2007 e il 2008 Stagione che attirò l’attenzione dell’Udinese, club che lo portò in Italia all’età di 20 anni per poi lanciarlo nel palcoscenico internazionale. La carriera del cileno parla per lui. Il Niño Maravilla, malgrado la carta d’identità reciti 35 anni, è ancora un leone in agguato, pronto a guidare la Nazionale cilena in Copa America dopo lo scudetto

I primi mesi del secondo mandato all’Inter non sono stati dei migliori, ma il finale è stato in crescendo. Dalla Terrazza 21 l’attaccante aveva rilasciato parole dal sapore di addio:

“Ho vinto tante cose in carriera ma questo scudetto è speciale, è la seconda stella. Li ho visti crescere questi ragazzi. Grazie di tutto, in bocca al lupo.”

Il River Plate aspetta quel ragazzo diventato uomo in giro per l’Europa, ma sempre con il pallone come migliore amico e la stoffa del campione.

Impostazioni privacy