Inter, parole al miele del nerazzurro: “Non vedevo l’ora”

Un giocatore nerazzurro ha rilasciato un’intervista parlando dell’Inter e della propria nazionale. Di seguito riportate le sue parole

L’Inter sta realizzato un ottimo campionato. Ha dimostrato, infatti, di essere una squadra che gioca bene in campo e porta a casa i giusti risultati.

Attualmente è al primo posto e spera di poter tenere ancora a distanza sia il Milan che la Juventus per raggiungere lo Scudetto il prima possibile e regalare la seconda stella sul petto ai propri tifosi.

Le parole del portiere Sommer sull’Inter e la sua nazionale

Yann Sommer, portiere della Svizzera e dell’Inter, il 31 marzo scorso ha rilasciato un’intervista ai microfoni di RSI per parlare sia della squadra nerazzurra ma anche della sua nazionale. Di seguito sono riportate le sue dichiarazioni:

Le parole di Sommer sull'Inter e la nazionale
Yann Sommer (laPresse)- spaziointer.it

Sommer ha dichiarato che il suo segreto è che vive bene. Ovvero fa tutto ciò che è possibile per il suo fisico e per cercare di rendere al meglio. Inoltre, afferma che si diverte a giocare ancora a calcio.

“Cercare la vittoria praticamente ogni tre giorni, puntare sempre al miglior risultato possibile e perfezionare ancora le mie prestazioni è una grande sfida e ne ho davvero bisogno.”

Sottolinea come gli serve un ‘challenge’ per performare sempre al meglio. Pensa che il suo livello sia merito delle attenzioni che riserva al calcio giorno dopo giorno.

Continua dichiarando che anche se gioca 2-3 volte a settimana non si è mai sentito un po’ stanco e stufo in generale, ma che questo discorso tocca tutti i giocatori. Questo perché quando giochi spesso, viaggi tanto, la pressione è sempre elevata e c’è tanta tensione. Questo inevitabilmente ti stanca. Sottolinea che vale per tutti i giocatori a qualunque età.

“Quando torno a casa la cosa importante per me è staccare completamente dal mondo del pallone. Ho fisicamente bisogno materialmente di pensare ad altro, così da poter rifiatare e tornare il giorno dopo ad affrontare nuove sfide al massimo della motivazione”.

Sull’Inter dichiara che non è sorpreso su quanto è forte la squadra anche perché nell’ultima stagione era arrivata in finale di Champions League. Dichiara di aver già visto la squadra precedentemente e già si percepivano la qualità e la bravura di Inzaghi. Non vedeva l’ora di iniziare questa avventura ma senza mettermi troppa pressione.

“Mi son detto: ‘Ok, arrivo in una squadra top italiana ed europea, una squadra unita che si conosce già benissimo’. Per un portiere è bellissimo arrivare in una realtà nuova e trovarla già così compatta e forte, è bellissimo essere all’Inter”.

Sull’obiettivo primario afferma che è vincere lo Scudetto, nonostante le partite difficili nelle prossime settimane. Sottolinea che proveranno a fare il massimo dei punti a disposizione ma che nessuno farà regali, in quanto tutte le partite sono e saranno complicate. Poi dichiara che vedranno se sarà possibile stabilire qualche altro record, ma prima di tutto si deve pensare al titolo.

“Anche perché nulla è ancora deciso, dovremo continuare a spingere. Il bello, insomma, deve ancora venire”

Sommer forse è il nazionale svizzero più famoso e spesso viene accostato anche a Federer, per il portiere nerazzurro è bellissimo essere associato a fenomeni così. Afferma che giocare in nazionale è sempre speciale, raggiungere i traguardi con la maglia del proprio Paese ha un sapore davvero speciale.

“Sono anni che faccio parte della squadra e mi diverto sempre. Cosa dire poi di Roger, semplicemente un idolo”

Sulle aspettative in nazionale dichiara che quando ti qualifichi spesso agli ottavi la gente finisce per darlo per scontato. Poi se arrivi ai quarti cambiano ancora le aspettative perché si rendono conto che è fattibile. Questo spinge e motiva la squadra.

“Affronteremo l’Europeo concentrati e rilassati, sappiamo che si riparte da zero con nuove avversarie. Dovremo dare il massimo ancora una volta”.

Sulla concorrenza in nazionale afferma che è normale e fa parte del gioco. Da anni è in Nazionale e non si preoccupa.

“Il mio focus è sul preparare al meglio l’Europeo in Germania. All’Inter la situazione è diversa, ci sono gerarchie chiare: si sa chi è il primo portiere, il secondo e il terzo. Però, chiaramente, se non si garantiscono le prestazioni tutto può cambiare in fretta.”

Sottolinea come in nazionale ci sono i giocatori migliori, ognuno con le situazioni diverse dai club; ma tutti vogliono giocare ed è normale che sia così.

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