Anno dell’Inter? Amadeus non ci sta: la risposta è da ridere

Amadeus replica in maniera netta a chi dice che è l’anno dell’Inter. La risposta del conduttore è da ridere.

L’Inter prosegue senza freni la sua corsa irrefrenabile verso il tanto agognato Scudetto. La squadra nerazzurra continua a tenere stretto tra le mani il timone del campionato di Serie A, confermandosi la capolista indiscussa della massima serie partita dopo partita. L’ultimo exploit è arrivato in occasione della trasferta romana, dove la formazione allenata da Inzaghi si è imposta con un perentorio 4-2 contro la squadra guidata da Daniele De Rossi. In attesa di Juventus-Udinese, match che chiuderà la 24 giornata di Serie A, la compagine meneghina si gode la vetta della classifica con un momentaneo +7 dai bianconeri.

Nel caso in cui la Juventus di mister Massimiliano Allegri dovesse fare risultato, l’Inter tornerebbe a +4. Anche se, il margine di vantaggio presto potrebbe ritornare proprio a sette lunghezze. La formazione nerazzurra ha ancora una gara da recuperare contro l’Atalanta, non giocata a causa degli impegni di Supercoppa Italiana. Con un’eventuale successo con i bergamaschi, l’Inter si porterebbe a +7, mettendo in cassaforte l’obiettivo Scudetto. La formazione di Simone Inzaghi viaggia a passo spedito verso il titolo di campione d’Italia, che permetterebbe al club di cucirsi in petto la tanto agognata seconda stella. In merito alla stagione dell’Inter ha parlato il noto conduttore Amadeus, nonché tifoso sfegatato della società nerazzurro.

Amadeus non ci sta: il conduttore risponde a chi dice che è l’anno dell’Inter

Amadeus, reduce dal 74esimo Festival di Sanremo, ha parlato della sua Inter ai microfoni del quotidiano ‘La Gazzetta dello Sport’. Il noto conduttore è stato schietto, rispondendo in modo scherzoso a chi dice che questo è l’anno della squadra nerazzurra.

Amadeus ha prima parlato del match Roma-Inter: “Non ho potuto vederla, ero a teatro a provare le ultime rifiniture, mi giungevano messaggini con l’aggiornamento del risultato. A un certo punto arriva Pina, la sarta che mi veste anche ad “Affari tuoi”, romanista, e mi fa: «Ti do una notizia: stiamo vincendo 2-1!». Che bel regalo che mi ha fatto, eh? Poi però torna e mi comunica la vittoria. È stato importante perché un bel risultato dell’Inter mi tiene sereno sul palcoscenico. Poi alle 5 di mattina ho visto gli highlights: la Roma è forte, soltanto se sei una grande squadra puoi batterla”.

Amadeus e l'Inter
Amadeus parla della sua Inter – (LaPresse) SpazioInter.it

Su Lukaku: “Non guardo indietro, sono felice per Thuram che dialoga benissimo con Lautaro, l’Inter è di chi la vuole. Thuram è la vera sorpresa perché oltre ai gol si è inserito subito nella manovra. Mio figlio, che osserva il calcio estero, me lo aveva anticipato, ma non pensavo a questi livelli. Ringrazio Marotta, grande uomo di calcio, per il mercato e per aver pensato ad almeno due giocatori di qualità in ogni ruolo, la squadra è forte anche nei cambi. Vogliamo parlare di Pavard? È una lorza del la natura! E complimenti a Som-mer. molti volevano tenere Ona na, ma la scelta è stata giusta”.

Amadeus replica a chi dice che è l’anno dell’Inter: “Che cosa rispondo? Che è una grande gufata”. Sulla Juventus: “Storicamente dobblamo stare sempre attenti ai bianconeri, tenerli lontano”.

Amadeus si è soffermato anche sul Milan: “È discontinuo, un’altalena di belle partite e dillicoltà, ma il ritorno di Ibra e della sua mentalità è un bel valore aggiunto”.

È tempo di Champions League, Amadeus ha parlato anche del prossimo avversario dell’Inter, l’Atletico Madrid: “L’Inter è determinata e può giocarsela con qualsiasi squadra, la tinale dell’anno scorso ci ha trasmesso consapevolezza. L’Atletico ha la “garra” e i giocatori sono devoti a Simcone, ma l’Inter è più forte tecnicamente: sarà davvero una bella slida”.

Amadeus svela un piccolo aneddoto sull’ultimo Festival di Sanremo: “Se mi sono portato le mutande nerazzurre? Certo, ne ho comprate uno stock, non per scaramanzia. Le indosso non solo durante il Festival, ma anche adesso! Ho anche il beauty nerazzurro”.

Sul suo ruolo e quello di Fiorello se fossero dei calciatori: “Io regista, lui va in gol: io come Calhanoglu, lui come Thuram”.

Amadeus poi dedica una canzone alla sua Inter: “Se i nerazzurri fossero una canzone? Ce ne sono tante… forse “Vai!” di Alfa: vai verso la seconda stella, sarebbe magnifico”.

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