Supercoppa, Calhanoglu nel mirino: il motivo è da non credere

Durante la semifinale di Supercoppa italiana il centrocampista turco è stato vittima di fischi da parte dello stadio; la motivazione è esterna al calcio. 

L’Inter venerdì sera ha portato a casa il ticket per la finale di Supercoppa italiana del 22/01. I nerazzurri se la vedranno con il Napoli di Mazzarri che ha portato a compimento la prima larga vittoria della sua seconda gestione partenopea. L’Inter ha esportato in Arabia il bel gioco e una prestazione come al solito superba contro la Lazio di Sarri.

Difatti l’Inter non ha realmente lasciato respiro ai giocatori azzurri. Lazio frastornata e Inter che macina tutto portando tre dei suoi giocatori già in doppia cifra a gennaio. Una stagione che procede alla grande, insomma, e Inzaghi può portare a Milano per il terzo consecutivo una Supercoppa che conta. Venerdì sera però ci sono state delle mosse di ostilità verso un giocatore in particolare che era in campo tra gli interisti: Hakan Calhanoglu. Fischi verso di lui, la motivazione però è extracalcistica. 

Inter, Calhanoglu preso di mira

Il centrocampista turco è stato preso letteralmente di mira da parte dei presenti arabi sugli spalti dell’Al-Awwal Park; il motivo non c’entra con la sua prestazione calcistica.

Calhanoglu, fischi in Arabia per lui, il motivo è politico
Calhanoglu, fischi per lui da parte dello stadio – Lapresse – Spaziointer.it

Calhanoglu in quanto a fischi è sicuramente un giocatore rodato. Dal 2021, quando il turco decise di lasciare la Milano rossonera per abbracciare quella nerazzurra, ad ogni nuovo incrocio con il Milan ha infatti sempre subito ogni tipo di coro – finendo nel becero in occasione della vittoria scudetto del Milan – e subendo fischi a non finire.

Anche ieri sera però, nello stadio arabo Al-Awwal Park, Calhanoglu ha subito un’ondata di fischi. La motivazione infatti è politica. Secondo quanto riporta Repubblica ecco che ad ogni calcio d’angolo o punizione su cui il turco sostava arrivava un’ondata di fischi.

Difatti a fine 2023, sempre a Riyadh dove si sta svolgendo ora la Supercoppa italiana, doveva tenersi anche la finale di Supercoppa turca tra Fenerbahce e Galatasaray. Le autorità arabe però hanno deciso di limitare quelli che sarebbero stati i simboli patriottici, tra questi anche le immagini che ritraggono Mustafa Ataturk, fondatore della Repubblica turca. Così le due squadre turche hanno alzato il muro dato che era vietato mostrare ogni simbolo che portava a quel riferimento.

Dunque Fenerbahce e Galatasaray hanno voluto boicottare l’evento data la decisione da parte degli arabi e a prenderne le conseguenze ieri sera è stato anche Hakan Calhanoglu in campo che nonostante “esterno” ai fatti ha comunque subito le ingiurie di uno stadio.

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