Fabio Cannavaro, campione del mondo 2006, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla stella dell’Inter, Marcus Thuram.
Ai microfoni di calciomercato.com. il difensore centrale, ultimo a ricevere il Pallone d’Oro tra gli italiani, ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardo alla nuova e brillante stella nerazzurra: Marcus Thuram.
Il vice-campione del mondo è stato elogiato per le sue qualità fisiche e tecniche che fino a questo momento, in Serie A ed in Champions League, sta mettendo in mostra a discapito dei difensori che cercano in tutti i modi di limitarlo. In coppia con Lautaro Martinez, tra tutte le competizioni, ha messo a segno 3 gol e ben 7 assist, che lo inseriscono tra le punte più generose e devastanti in Europa.
L’attaccante, nato in Italia, figlio di Lilian, è stato seguito fin da bambino da Cannavaro che ha preso parte di una coppia di centrali storica, tra Parma e Torino, sponda bianconera, proprio con il padre. In merito a ciò ha espresso un breve pensiero riguardo all’ex Borussia Mönchengladbach e al centrocampista del Nizza, fratello di Marcus, Khephren: “Seguo da sempre i figli di Lilian, ero sicuro diventassero dei calciatori. Il padre dice che Khephren è più cattivo”.
L’ex difensore della Nazionale Italiana ha continuato a dimostrare tutto il suo assenso sul colpo di mercato dei nerazzurri che per sopperire alle cessioni di Dzeko e Lukaku, si sono addossati la responsabilità di investire su un giovane talento che, ad oggi, sta trainando il reparto offensivo nonostante l’infortunio di Marko Arnautovic e le prestazioni sottotono di Alexis Sanchez.
Cannavaro si sbilancia, il paragone è pesante
Fabio Cannavaro non ha avuto alcun tipo di tentennamento nel paragonare il numero 9 dell’Inter ad un attaccante che ha scritto una lunga pagina di storia del calcio nell’ultimo ventennio: stiamo parlando di Zlatan Ibrahimovic. Quest’ultimo, ritiratosi solamente qualche mese fa, è stato inquadrato, dall’ex Napoli, come il vero e proprio ideale di Marcus Thuram.
La punta interista, infatti, gli ricorda Ibra negli anni della Juventus, quando il campione svedese aveva 23 anni ed alla prima stagione in Serie A siglava ben 16 reti a referto. “Marcus sembra un po’ Ibra i primi anni alla Juve”: il cambio di passo, la fisicità e una buona determinazione possono accumunarli con la speranza che il centravanti attuale di Simone Inzaghi possa riprendere le gesta di fuoriclasse del calibro dell’ex attaccante che, anche in nerazzurro, ha vinto e deliziato con fantastiche giocate i propri tifosi.