Marotta: “Vogliamo la seconda stella”, poi sull’infortunio di Arnautovic

Il dirigente nerazzurro ha toccato tutti i temi legati all’attualità dell’Inter, dall’infortunio di Arnautovic al grande sogno scudetto

Il giorno dopo la vittoria in trasferta contro l’Empoli di Andreazzoli, Giuseppe Marotta ha parlato ai microfoni di Radio Anch’Io, analizzando il momento dell’Inter e facendo un focus su alcuni giocatori in particolare, come ad esempio Dimarco e Mkhitaryan.

Il dirigente ha iniziato parlando dell’infortunio di Arnautovic e di come interverrà la società a riguardo:

Dispiace per Arnautovic perché si era inserito bene, ma credo molto nella duttilità dei giocatori e sono certo che Inzaghi troverà il giusto rimedio. Andremo avanti con questo organico

Marotta ha parlato dell’obiettivo scudetto e della volontà di ripetersi in Champions League dopo l’ottima competizione fatta lo scorso anno:

La vita è fatta di sogni e realtà. La realtà dice che siamo alla ricerca della seconda stella. Allo stesso tempo le competizioni europee dobbiamo guardarle con ottimismo e per poco l’anno scorso non avveravamo il sogno. Dobbiamo dare il meglio e provare a raggiungere il massimo

Per Marotta: “Inzaghi è il leader dell’Inter”

Il dirigente nerazzurro ha parlato anche dell’importanza di Simone Inzaghi e della crescita che ha portato alla squadra:

Inter, senti Marotta: "obiettivo seconda stella"
Per Marotta: “Inzaghi è il leader dell’Inter” (ANSA)- spaziointer.it

L’anno scorso eravamo ottavi a sei punti in meno. Al di là delle statistiche quello che sto notando è la consapevolezza dei propri mezzi, la certezza di essere protagonisti e di essere forti. A Udine lo scorso anno fu una prestazione negativa come impatto, abbiamo capito cosa vuol dire e lo abbiamo superato. Oggi è la sua squadra, lui è il leader e i giocatori seguono le indicazioni

Marotta ha speso alcune parole anche su quello che è stato il caso dell’estate in casa Inter, ovvero Romelu Lukaku:

Ci siamo rimasti male perché avevamo instaurato un rapporto di affetto con lui, ma siamo stati bravi a trovare le alternative. Fa parte del passato e di un mondo strano a livello di rapporti. Adeguiamoci a quanto successo. L’Inter esiste da cento anni e va avanti senza allenatori, dirigenti e calciatori attraverso la ricerca di altri protagonisti

Infine, l’amministratore delegato ha riconosciuto l’importanza di Federico Dimarco all’interno del gruppo nerazzurro:

Sono molto contento per lui perché rappresenta un grande senso di appartenenza. Siamo orgogliosi di questo. Dal punto di vista del valore è in continua crescita e credo possa ancora migliorare. Ci vedremo con il nostro ds Ausilio e vorrei si parlasse di prolungamento più che di rinnovo perché significa che si trova la quadra su valori come l’appartenenza. È uno degli esterni più forti in circolazione e questo va dato atto a lui. Il grande senso di appartenenza lo facilita nelle prestazioni e oggi è uno dei più forti a livello europeo

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