Avanti con Zhang? Bivio decisivo per il futuro dell’Inter

Il 20 maggio 2024 sarà l’ultima data utile per conoscere il futuro della società in casa nerazzurra. Zhang dentro o fuori? Le possibilità!

Restano 296 giorni al momento della verità per i nerazzurri. Il 20 maggio 2024 sarà l’ultimo giorno disponibile in cui l’attuale presidente, Steven Zhang, potrà restituire al fondo Oaktree Capital la cifra ricevuta come finanziamento nel maggio 2021. Questa cifra corrispondeva a circa 275 milioni, divenuti quasi 400 complici gli interessi del 12% e l’ammontare che al 31 dicembre 2022 era già pari a 329.6 milioni.

Con o senza Zhang? Le possibilità in casa Inter

Mesi decisivi per il futuro della società dell’Inter. Secondo Calcio e Finanza sono tre le possibilità future che in due casi porterebbero comunque l’attuale presidente a rimanere tale. Restituire l’intera cifra pattuita entro la data stabilita sarebbe ovviamente la soluzione ideale, ma al tempo stesso la più complicata ed impercorribile a meno che Zhang riesca a trovare un nuovo socio che immetta denaro tale da coprire questa quota.

Cercare di rifinanziare il prestito, spostando dunque la scadenza più avanti nel tempo, significherebbe aumentare gli interessi da risarcire ed al tempo stesso permetterebbe a Zhang di restare il presidente dei nerazzurri. Questa è la soluzione più plausibile dove il presidente si è già mosso da tempo per provare a risolvere la situazione complessa.

Avanti con Zhang? Bivio decisivo per il futuro dell'Inter
Steven Zhang e Simone Inzaghi – ANSA – spaziointer.it

In caso di mancato adempimento, Zhang perderebbe il controllo dell’Inter. Per ricevere il finanziamento da Oaktree, il presidente aveva dato pegno proprio le quote di maggioranza del club. Questa eventualità arriverebbe ovviamente in caso di mancato adempimento delle cifre pattuite, ma più probabilmente solamente dopo un’iniziale richiesta di rifinanziare l’attuale prestito.

Nell’ultimo caso citato Oaktree dovrà poi decidere le sorti dell’Inter. Gestire il club come fece Elliott o vendere la società ad un nuovo soggetto. Vendere subito l’Inter potrebbe essere una soluzione meno problematica per Suning (già impegnata con i propri difficili affari in Cina post Covid).

La richiesta di 1,2 miliardi di dollari rimane, al momento, troppo alta e nessun acquirente è parso interessato dati i debiti presenti in società. Il bilancio è migliorato nell’ultima stagione, ma resta una situazione economica difficile così come il futuro della società che rimane in bilico.

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