Acerbi: “Il City aveva timore di noi”, poi il commento su Haaland

Ha parlato in c0nferenza stampa dopo essersi aggregato al ritiro dell’Italia Francesco Acerbi. Il difensore interista viene da una grandissima stagione con la maglia nerazzurra, dove ha rapidamente scalato le gerarchie diventando un titolarissimo della difesa di Inzaghi.

Acerbi ha parlato sia della sua crescita personale, che della stagione dell’Inter, chiusasi con l’amara sconfitta nella finale di Champions contro il Manchester City. Di seguito quanto riportato:

Inter? Orgogliosi di quanto fatto ma se non alzi il trofeo non c’è niente di scritto. La mia sensazione dal campo era che la partita fosse bella ma ci è mancata la consapevolezza di poter far male al City. Si è parlato tanto di quanto fossero forti ma loro avevano timore di noi. Abbiamo fatto di tutto per vincere. c’è grande rammarico ma la consapevolezza di potersela giocare con tutti.

È un anno importante per l’Italia con le tre finali. Il campionato inglese è quello più forte ma noi siamo in Italia, abbiamo tanti giovani che possono giocare a dimostrazione che il calcio italiano è di ottimo livello. La Nazionale deve risollevarsi, sappiamo il nostro valore e vogliamo dare il massimo.

Acervi ricorda Berlusconi

Aceerbi conferenza stampa
Acerbi

Berlusconi? Faccio grandi condoglianze. È capitato di scambiare qualche parola. È stato un uomo brillante, grande imprenditore, un luminare. Dove ha messo piede o mano ha sempre avuto grandi successi. Ho saputo poco fa, mi ha colpito, mi dispiace veramente tanto.

Spagna? Nessuna paura, hanno grande palleggio, hanno giocatori forti, è una partita importante ma vogliamo andare in finale per poter vincere.

Giovedì? Sono pronto a giocare, lo sarei stato anche subito dopo la partita, con il nervoso che hai la giochi. Ho passato un giorno a pensare ma con i giorni metabolizzi quello che è successo, il percorso, la sconfitta, ti fa crescere, fa parte dello sport. L’importante è andare avanti e fare meglio ogni giorno. La partita si prepara bene, ci siamo.

Haaland è il doppio di quando era al Dortmund, non so cosa mangia. Grandissimo attaccante ma con il lavoro di squadra abbiamo fatto un ottimo lavoro. Dopo la partita pensieri 0, 10 minuti di silenzio. Nei giorni prima pensi che sia l’unica e irripetibile occasione ma dentro di me dai tutto e se non è questa vedrai che se vorrai ce ne sarà un’altra. Sempre guardare il bicchiere mezzo pieno.

Sono forte, le critiche quando sono arrivate all’Inter non mi interessano, la cosa che mi ha dato energia e forza è quello che voglio io, la mia determinazione, andare oltre, far contento me stesso e non gli altri. Ho fatto un sorrisino e mi hanno dipinto come milanista. Ha fatto male non per lo scarso ma come professionista come uomo sul campo, ho dato tutto, ho trascurato la famiglia per la squadra, ho sempre dato l’anima. Questo me l’hanno toccato, ma sono orgoglioso di me stesso.

Acerbi svela il suo obiettivo

L’obiettivo unico è quello di dare tutto per quello che rappresento io, non so dove sarò tra due settimane, tra un anno. Due ore prima della fine del calciomercato ho detto di no a Inzaghi (ride, ndr). A fine carriera tirerò una linea e cedrò.

Dopo la malattia ho sempre fatto buone stagioni, sempre equilibrato, un giocatore fa sempre un campionato buono. Fisicamente fortunatamente ho avuto pochi infortuni, la fame e la determinazione sono importanti, sono le armi principali.

Vedere i mondiali è stato un duro colpo, con un girone per il mondiale alla partita, è stata colpa nostra. Non bisogna mai guardare il lato peggiore, la squadra c’è, il gruppo c’è, ora non possiamo più sbagliare. Metteremo qualcosa in più per far bene.

Ho la consapevolezza di giocarla con tutti, sia all’Inter che in Nazionale, il gruppo è forte, tutti devono rialzarsi perché questa è l’unica strada che permette di tornare dove avevi finito, fa parte dello sport.

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