Il 10 giugno alle ore 21:00 ad Istanbul l’Inter si gioca un pezzo di storia contro il Manchester City degli alieni allenati da un tecnico che ha cambiato il percorso storico di questo sport che tanto amiamo, la squadra di Inzaghi deve crederci perché è un’opportunità irripetibile.
Ad inizio stagione, dal girone di Champions League con Bayern Monaco e Barcellona, l’avventura in Europa dell’Inter sembrava finita ancor prima di cominciare ma questo allenatore e questa squadra hanno dimostrato di poter giocare a certi livelli e meritano di stare in finale dopo 13 anni.
Le parole di Arrigo Sacchi
Certamente il divario tra le due compagini è molto alto ma in una gara secca come una finale può succedere di tutto e fino ad ora abbiamo visto le qualità di Simone Inzaghi nel preparare le gare secche: i 4 trofei vinti in due anni dimostrano una certa forza nelle finali.
In questo periodo circolano molteplici pareri e opinioni sulla sfida di Istanbul e sul momento di forma straordinario dell’Inter che mercoledì ha vinto la coppa Italia trionfando in finale contro la Fiorentina. Proprio sulla super sfida del 10 giugno è intervenuto l’ex tecnico Arrigo Sacchi che ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport.
Di seguito le sue parole:
L’Inter come arriva a Istanbul?
“I nerazzurri stanno bene fisicamente e psicologicamente, vanno fatti i complimenti a Simone Inzaghi capace di portare la squadra al top della forma nel momento decisivo. Ed è talmente saggio che non reagisce quando i calciatori escono dal campo scuotendo la testa, la finale contro il City non ha per nulla un esito già scritto“
Gli inglesi sono favoriti, però.
“Guardiola ha saputo dare una svegliata a tutto il gruppo e ora attaccano gli spazi in maniera impeccabile, hanno grande qualità. Ma credetemi quando dico che l’Inter ha le sue possibilità perché noi italiani nei momenti di difficolta tiriamo fuori quel qualcosa in più che agli altri manca”
Quindi sfida equilibrata?
“Il Manchester City per vincere la coppa dovrà guadagnarsela, Guardiola sa di non poter sbagliare nulla contro un tattico come Inzaghi perché quando sbagli contro un tattico, il tattico non ti perdona“