Futuro società, l’ex Ad nerazzurro è sicuro: “Inter in mano ad Oaktree”

Al netto dei successi sportivi che l’Inter ha conseguito in questa stagione ancora tutta definire con ben 2 finali da disputare e con la possibilità di entrare nella storia del calcio, c’è la situazione finanziaria della società che nel silenzio sta diventando sempre più difficile.

Ricordiamo che se il presidente dei nerazzurri Steven Zhang non dovesse riuscire nel rimborsare il finanziamento da 275 milioni di euro al 9% di interessi concesso dal fondo Oaktree, quest’ultimo avrebbe a tutti gli effetti la maggioranza del club.

E in caso di mancato pagamento, il club dovrà capire che cosa vuole fare il fondo americano che ha in mano il debito: decidere di mantenere le quote societarie oppure vendere ad un fondo estero.

Futuro societario Inter

Le dichiarazioni di Paolillo

A tal proposito ha espresso la sua opinione Ernesto Paolillo, ex Ad dell’Inter che, ospite nel canale Youtube di Gianluca Rossi ha espresso la sua opinione sull’attuale situazione finanziaria dei nerazzurri e sui possibili scenari futuri della società.

Di seguito le sue parole:

Ti aspetti novità prima di maggio 2024?

“Alla luce delle notizie che si hanno no, non so se ci sono trattative in corso ma i conti attuali sono semplici da fare: il debito dell’Inter è enorme e non è sostenibile per il club pagare un debito con questi tassi d’interesse perché vuol dire aggiungere solo decifit”

Continua cosi:

“Sono sicuro che se Steven Zhang non potrà esportare capitali, come appare da disposizioni politiche, non potrà fare altro che cedere alla società al fondo Oaktree in cambio del debito e a quel punto tutti gli scenari futuri sarebbero in mano proprio di Oaktree”

Ritieni possibile che si stiano facendo cose in segreto?

“L’Inter non è quotata in borsa quindi non ha il dovere di avvisare in caso di trattativa ma c’è l’obbligo di denunciare operazioni perfezionate e non in itinere ma se queste ci fossero da tanti segnali come ad esempio da chi ha fatto una due diligence per vedere le carte dopo aver lanciato un’offerta. Questi segnali mi pare non ci siano”

Credi a una cordata di imprenditori o l’Inter finirà ad un fondo?

“Non credo alla cordata perché chi deve assumersi il rischio è uno solo, è impossibile pensare ad un club di serie A in mano ad una cordata: mi viene da ridere pensando alla scelta dell’allenatore o dei giocatori da acquistare, quando viene deciso da una cordata si arriva a riunioni da bar e diventa una cosa per niente professionale per una squadra di quelle dimensioni”

Conclude con:

“Non vedo imprenditori italiani perché nella situazione economica in cui viviamo nessuno si vuole assumere il rischio di acquistare un club di grandi dimensioni come l’Inter. Credo solo nella serietà di un fondo che abbia tempo e capitali per fare questo

 

 

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