Inter, si rivedono i leader carismatici di Inzaghi: che derby sia!

Non si ferma più l’ottovolante nerazzurro guidato da Simone Inzaghi. L’Inter prosegue il suo viaggio sulle montagne russe tra picchi vertiginosi e sprofondi inspiegabili. E con lei, i tifosi trascinati nel roller coaster di emozioni vissute nell’arco dell’anno.

Un turbine che annovera undici cadute in Serie A e che rischia di rendere un fiasco la stagione. Ma in questo vortice di delusioni si avverte anche un canto delle sirene, che affascina e conquista la gente interista: “The Chaampiooons”. Questo fragore scuote l’orgoglio dei calciatori nerazzurri, generando un clic nell’attitudine  in campo.

Quella musica che fa tremare anche il cielo sta facendo le fortune del Biscione, che si è rimessa in bella mostra nella vetrina europea, regalandosi la nona semifinale della sua storia.

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Inter, Lautaro torna Toro: l’incornata dell’argentino porta i nerazzurri in semifinale

Si narra inoltre che il suono ufficiale della “Coppa dei Campioni” possa risvegliare anche gli animali. Ieri, ad esempio, un Toro è tornato ad incornare dopo un periodo in letargo di gol. Il “mantello” rosso del Benfica ha riportato all’Inter il suo leader di Bahia Blanca.

Lautaro Martinez ha finalmente colpito nella corrida di “San Siro“. Tuttavia, il piattone valevole per il momentaneo 2-1 è solo la ciliegina sulla torta di una prestazione da vero attaccante e capopopolo, che non ha lasciato tregua ai toreri di Schimdt.

Il Diez si è avventato su ogni pallone, pressando ogni principio di trama dei portoghesi. Dopo un periodo buio, Lautaro si è ripreso sulle spalle la squadra, con la solita rabbia agonistica che lo rende il campione che è.

Qualora si confermasse ai livelli manifestati ieri, l’argentino può incidere pesantemente nel finale di stagione dell’Inter: se il principale riferimento dell’attacco interista ritroverà infatti la brillantezza perduta nell’ultimo bimestre, ogni traguardo sembrerà meno irraggiungibile per la formazione di Inzaghi.

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Inter, Barella determinante con il Benfica: il centrocampista concede il bis nel doppio confronto

Ma nella notte che ha consegnato alla Milano calcistica la nomea che merita, un’altra stella ha folgorato il “Meazza” con i suoi lampi. Il primo avvistato alle 21.14, quando nella porta di Vlachodimos non si sono più viste ragnatele.

Nicolò Barella ha pulito l’incrocio  con un sinistro a giro (di norma piede debole dell’azzurro) che ha indirizzato il match. Il numero 23 di Inzaghi ha concesso il bis dopo il colpo di testa che ha stappato il doppio confronto al “Da Luz”.

È il segno della versatilità del centrocampista più “internazionale” della mediana nerazzurra, colui che alterna la  quantità ad una qualità rara. Le sue sbracciate possono infastidire i compagni e i sostenitori interisti, ma ad oggi alzi la mano chi non vorrebbe l’ex Cagliari nel proprio organico.

Il legame con l’Inter è ormai stretto indissolubilmente, perchè nelle vene di Nicolò scorre sangue nerazzurro.

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Euroderby, Milano si prepara: Dimarco guida i nerazzurri nella stracittadina

Allo stesso lignaggio appartiene anche Federico Dimarco, risalito alla ribalta dopo gli infortuni patiti nell’ultimo mese. Il motorino di Calvairate ha ripreso a sgasare sulla  fascia sinistra e a confezionare assist al bacio, prima per Lautaro e successivamente per Correa.

Il pubblico interista non dimenticherà mai il Perisic della passata stagione, ma il piede fatato unito alla corsa repentina rendono il 32 un terzino da tenersi stretto, anche in virtù del rapporto che Dimarco ha con la città e con la sua Inter. Fare affidamento su questi tre “capitani” è la miglior via per regalare (e regalarsi) altre soddisfazioni del genere.

Ora è l’Europa che conta a richiamare la città della moda. Anche lo sguardo dorato della Madonnina sarà puntato verso la “Scala del Calcio“, per assistere alla stracittadina numero 236 e 237. La doppia sfida tutta meneghina incoronerà la regina di Milano. Pardon, l’euroderby premierà “i pussè bej de Milan”.

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