Calciopoli, le intercettazioni di Facchetti e la dura replica del figlio

Continua a tenere banco il tema Calciopoli, tornato in voga nelle ultime ora dopo la puntata speciale di Report, programma di Rai 3 che ha portato a galla nuove intercettazioni.

Tra gli interessati anche il defunto Giacinto Facchetti, presidente dell’Inter ai tempi dello scandalo del 2006. La leggenda nerazzurra è protagonista di una chiamata con Paolo Bergamo, ex designatore degli arbitri.

“Mi raccomando facciamo in modo che Bertini…”

Al centro della telefonata tra Facchetti e Bergamo vi è Paolo Bertini, arbitro della sezione di Arezzo designato per la semifinale d’andata di Coppa Italia 2004/05 che i nerazzurri avrebbero giocato con il Cagliari (gara terminata 1-1).

Mi raccomando, facciamo in modo che Bertini…”. Bergamo risponde: “Con lui solo 4 vittorie? Allora incrementiamo lo score con 5 vittorie (ride). È un ragazzo intelligente che ha capito come si cammina, ci è voluto un po’ ma meglio tardi che mai”.

Lo sfogo di Facchetti Jr

In mattinata è arrivata la dura replica di Gianfelice Facchetti, figlio dell’ex presidente dell’Inter, in risposta alle intercettazioni che sarebbero emerse in serata:

Me la porto come una medaglia sul petto la medaglia, una di quelle cose di cui andare orgogliosi: essere stato tra i pochi testimoni (“de relato”) nel processo di Napoli che ha portato alla sbarra e condannato la cricca (i nomi metteteli voi!) che la faceva da padrone nel calcio nostrano.

Lo faccio oggi, una volta di più, mentre assisto all’ennesima opportunità offerta di mistificare, buttarla in caciara e mescolare le carte. Niente di nuovo sotto il sole in questo strano Paese, dove ci si indigna per 24 ore e poi si dimentica per ricominciare daccapo perché tutti tengono famiglia (i vecchi amici sono sempre pronti a darsi una mano).

Impostazioni privacy