Inter, Marotta chiarissimo: chi pagherà in caso di risultati mancati!

L‘Inter si trova in una serata chiave della sua stagione: visti i tanti alti e bassi in campionato, un successo in Coppa Italia è un obiettivo fondamentale. Dalla partita contro la Juventus di questa sera, potrebbe determinarsi tanto del futuro interista.

Ha parlato di questo difficile momento e delle eventuali valutazioni dei dirigenti nerazzurri l’ad dell’Inter Beppe Marotta ai microfoni di Sportmediaset. Tanti gli spunti interessanti dalle sue parole. Di seguito quanto riportato:

Beppe Marotta Sportmediaset
Beppe Marotta Sportmediaset

Marotta chiarisce su Inzaghi

Momento difficile? Si risponde con un senso di responsabilità più forte e una cultura del lavoro maggiore. Le motivazioni hanno un ruolo importante.

Inzaghi? L’allenatore è il leader del gruppo, vede lui gli uomini in campo. Abbiamo fiducia in lui, ha un contratto. Siamo contenti, abbiamo tre obiettivi diversi e ci giochiamo tutto. Sicuramente abbiamo delle performance discontinue in campionato, ma per il resto il fatto di essere qui e in Champions dice che questa squadra e questo allenatore hanno avuto un cammino importante. Certamente, è chiaro che essere fuori dalla Champions il prossimo anno vorrebbe dire rivedere tutti i nostri piani.

Inter favorita? Marotta scherza su Allegri

I giocatori si caricano da soli in partite così, in questa stagione stiamo mancando contro le cosiddette provinciali. Abbiamo perso tanti punti per demerito nostro, credo sia un problema mentale, di concentrazione. La grande discontinuità in campionato è il problema.

Allegri dice che siamo favoriti? Fa parte del gioco. Noi siamo sotto pressione sempre, i risultati sono importanti per noi. Allegri è bravo, ha gestito bene un momento difficilissimo per il suo club. Dovremo trovare noi le contromisure.

Chi pagherà in caso di mancati risultati? Siamo molto compatti in dirigenza, ieri abbiamo parlato con i giocatori. La dialettica è frequente, ma non incide sulla gestione dell’allenatore, è lui il leader. Detto questo, il calcio è fatto di risultati e tutti sono sotto esame, anche noi dirigenti. Il colpevole non è solo uno.

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