Inter Milan's Argentinian forward Lautaro Martinez is congratulated by teammates after scoring a goal during the Italian Serie A football match between Cremonese and Inter Milan at the Giovanni Zini stadium in Cremona, on January 28, 2023. (Photo by MIGUEL MEDINA / AFP) (Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)
Maledetta incostanza. Sono queste, immaginiamo, le parole che rimbombano nella testa di qualsiasi tifoso interista: stizzito al pensiero di una squadra capace di toccare vette altissime e incorrere – allo stesso tempo – in fallimenti clamorosi.
Questa sera, nonostante il risultato dica solo 2-1, di nuovo in onda la bella versione dei nerazzurri: corti, concentrati, con la difesa piazzata nella metà campo avversaria e i due braccetti a fare gioco in avanti. E con un Lautaro, in versione “serata di gala”, a sublimare il lavoro dei compagni.
Ed è proprio qui, nei gelidi post partita di questo gennaio in chiaro scuro, che nascono i più grandi rimpianti. Dubbi a dir poco amletici: come fa la stessa squadra a produrre prestazioni come quella di stasera e altre sulla falsariga di quanto visto a Empoli?
Domande a cui ancora oggi, quando ormai le partite giocate in stagione sono quasi 30, non troviamo risposta. Al 28 gennaio soltanto una certezza: così non si raggiungono grandi traguardi.
Serve un’Inter che faccia della costanza una costante.
Altrimenti, addio sogni di gloria.
PIERFRANCESCO VECCHIOTTI
This post was last modified on 28 Gennaio 2023 - 23:41 23:41