MUNICH, GERMANY - NOVEMBER 01: Robin Gosens of FC Internazionale warms up prior to the UEFA Champions League group C match between FC Bayern München and FC Internazionale at Allianz Arena on November 01, 2022 in Munich, Germany. (Photo by Adam Pretty/Getty Images)
Robin Gosens è ormai sempre di più lontano dall’Inter, infatti è probabile un suo addio già a gennaio per una squadra di Bundesliga, considerando il forte interessamento dalla Germania per l’esterno nerazzurro.
L’esterno in questi giorni ha risposto alle domande fatte da alcuni tifosi nerazzurri attraverso i canali social della squadra.
Sul giocatore con cui ha legato di più:
“Credo Calhanoglu, perché parliamo la stessa lingua. All’inizio quando arrivi ti attacchi sempre a chi parla la tua stessa lingua. Poi anche Dumfries e De Vrij”.
Sul cibo italiano o tedesco:
“Credo Italia, anche se qualcosa mi manca della Germania, tipo la Bratwurst, che è una salsiccia tedesca molto buona”.
Sul proprio idolo:
“Quando sono cresciuto come calciatore è sempre stato Alaba, ho sempre amato come ha ricoperto i vari ruoli. Adesso mi piace molto Kimmich, la sua mentalità e la sua disciplina è qualcosa da seguire”.
Sulla scelta del numero di maglia:
“È il numero che ho sempre avuto in Olanda e con l’Atalanta. è stato il numero più importante che ho avuto nel contesto del calcio”.
Su quante lingue sa parlare:
“In totale quattro e mezzo: tedesco, italiano, olandese e un po’ di spagnolo, ma non molto bene”.
Su a che età ha iniziato a giocare a calcio:
“Tardissimo, a 7-8 anni, perché prima il pallone non mi piaceva molto. Sono contentissimo di aver cambiato idea”.
Sui giocatori più forti con cui abbia mai giocato:
“Ce ne sono tanti, ma dico Josip Ilicic e il Papu Gomez. Quando sono arrivato all’Atalanta mi sono reso conto di quanto fossero forti”.
Sul compagno di squadra più simpatico:
“Difficile dirlo, ma credo che Denzel sia anche il più simpatico in squadra perché non ride mai, ma anche Barella e Dimarco fanno tanto casino e mi fanno ridere spesso”.
Su Dumfries che non ride mai:
“Me lo chiedo spesso anche io, credo che non rida mai perché è sempre molto concentrato, negli spogliatoi ride raramente, forse è un suo modo di essere”.
Sui momenti più emozionanti in nerazzurro:
“La partita più emozionante è stato il derby di Coppa Italia perché rientravo da un infortunio e dopo pochi minuti dal mio ingresso in campo Brozovic mi ha messo una bellissima palla, ho segnato e lo stadio è esploso, è stato il momento più bello. Anche se devo dire che segnare al Camp Nou è stato emozionante allo stesso modo”.
Giacomo Pio Impastato
This post was last modified on 8 Dicembre 2022 - 15:51 15:51