Allegri: ”Importante battere l’Inter dopo 4 non vittorie contro di loro. Mai rischiato, abbiamo meritato”

La Juventus ha vinto 2-0 il big match contro l’Inter. Sono andati a segno per la squadra bianconera Adrien Rabiot e Nicolò Fagioli nella ripresa.

Alla fine della partita, l’allenatore della Vecchia Signora, Massimiliano Allegri, si è presentato ai microfoni di DAZN per commentare la gara:

Sui miglioramenti di Rabiot”Avevo parlato con lui prima del possibile trasferimento. Lo considero un grande giocatore, è maturo ma può ancora migliorare. Ha fatto una grande partita come tutta la squadra. Nel primo tempo abbiamo fatto fatica, ma poi abbiamo avuto atteggiamento propositivo e fortuna. Abbiamo tutti corso per aiutare i compagni e nel secondo tempo è andata meglio.”

Sul cambio di modulo ”Il modulo ha dato più certezze, ma quelle maggiori sono quelle di una squadra che corre tutta insieme, si aiuta e capisce i momenti. All’inizio giocavamo mezz’ora e poi uscivamo dalla partita, ora anche nei momenti di difficoltà rimaniamo dentro. Dobbiamo recuperare tutti, ma stiamo andando bene e dobbiamo alzare il livello, con sana competizione nello spogliatoio.”

Sulla difesa”La fase difensiva nel secondo tempo è stata straordinaria.”

Sulla soddisfazione per il risultato– ‘‘Tornare a battere l’Inter dopo 4 partite era importante. Vincere in questo modo è importante, abbiamo rischiato solo su Lautaro dopo un disimpegno sbagliato. L’atteggiamento giusto ci ha impedito di prendere gol.”

Sulla svolta”Il campionato è lungo, abbiamo avuto qualche passaggio a vuoto soprattutto in Champions. Dobbiamo gioire della vittoria contro una grande squadra, ma ora dobbiamo resettare per le ultime due partite.”

Sullo Scudetto – ”Siamo a due punti dal quarto posto, il campionato è lungo. Il Napoli sta facendo cose straordinarie, ma dopo la sosta può cambiare tutto. L’obiettivo è dare il massimo, questa vittoria deve essere un punto di partenza per migliorare, dobbiamo recuperare tutti i giocatori anche in vista dell’Europa League. Un passo alla volta.”

FEDERICO LUIGI DI MINGO

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