Steven Zhang, tre trofei ma tante critiche: storia di risultati smorzati dal bilancio

Steven Zhang con la Coppa Italia di ieri sera ha portato il suo terzo trofeo in bacheca. Le sue parole a Mediaset al termine della gara sono emblematiche: “Sono arrivato in questo club e in questo paese da solo. Ora faccio parte di un gruppo di campioni, in campo e fuori”. Poche parole ma che descrivono a pieno la sua esperienza a Milano.

Il N°1 nerazzurro entra in società nel 2016 ma viene nominato presidente nel 2018. A soli 26 anni diventa il più giovane a ricoprire tale carica nella storia del club. Arriva dopo stagioni disastrose e nel giro di quattro anni i risultati sono questi: ritorno in Champions-League, una finale di Europa League, uno Scudetto, una Supercoppa e una Coppa Italia.

Steven Zhang (Photo Getty Images)

Si può sicuramente criticare la gestione al termine della scorsa stagione: gli addii di Lukaku e Hakimi non hanno fatto male, hanno fatto malissimo, ma erano necessari. L’Inter era appena decollata ed è stata spinta di nuovo a terra.

In mezzo alla bufera i dirigenti si sono rimboccati le maniche. Hanno saputo ridare slancio ad un gruppo che secondo gli addetti ai lavori non avrebbe mai raggiunto di nuovo traguardi simili. L’esito delle manovre estive è questo: la squadra è rimasta competitiva, ha portato a casa due trofei e (si spera) sistemato il bilancio.

Steven Zhang a Milano ha fatto rinascere l’Inter, l’ha fatta cadere ma il lavoro della società ha attutito la caduta. Quindi Complimenti al Presidente, nella speranza che d’ora in avanti il decollo porterà il club volare.

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