Inter Milan's German defender Robin Gosens celebrates after scoring during the Italian Cup (Coppa Italia) semifinal, second leg football match between Inter and AC Milan on April 19, 2022 at the San Siro stadium in Milan. (Photo by MIGUEL MEDINA / AFP) (Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)
Robin Gosens è stato il grande acquisto del mercato di gennaio nerazzurro. Fresco di primo gol con la nuova maglia nel derby si è raccontato a 11 Freunde, magazine tedesco, queste le sue parole.
Sul suo impatto nel nuovo spogliatoio: “Ovviamente, non mi sono presentato dicendo ‘Ciao, io sono quello nuovo’. La maggior parte dei giocatori sapeva già chi fossi e mi hanno detto semplicemente: “Ciao Robin, benvenuto“. Ma tutti sappiamo cosa si prova nel momento in cui appari per la prima volta da qualche parte e non sai come reagiranno le persone di fronte a te. Il più delle volte è per metà oscuro, perché tutti all’inizio sono amichevoli o almeno fingono di essere amichevoli. Poi diventa più difficile quando inizia la vita normale“.
Prosegue: “Nel mio caso, quando mi siedo al mio posto nello spogliatoio, spero che uno dei nuovi colleghi parli con me. Questa volta non è stato un problema perché conoscevo già molti ragazzi e c’era molto interesse reciproco. Quando sono arrivato all’Atalanta cinque anni fa invece mi è venuta voglia di sprofondare nel terreno, ero così a disagio per la situazione. Anche ora a raccontarlo mi viene la pelle d’oca. Ero completamente fuori dalla mia comfort zone, non sapevo quali fossero le regole e come dovevo comportarmi coi ragazzi“.
Sul clima all’Inter: “Qui anche chi viene per 100 milioni di euro deve dimostrare di meritare il suo posto. Penso che sia esattamente la cosa giusta da fare, perché è l’unico modo per andare a tutto gas. Nello spogliatoio dell’Atalanta ero uno che poteva fare qualsiasi cosa, all’Inter sono un nuovo arrivo, uno di quelli che inizialmente è tenuto d’occhio“.
Su Ivan Perisic: “Questa volta c’è un altro caso speciale nel processo di integrazione: rapportarsi con il diretto concorrente. Dopotutto, vengo a prendere il posto di qualcuno e questo di solito produce energia negativa. Nel mio caso, ho grande rispetto per la carriera di Ivan Perisic, che è un grande giocatore. Ci siamo trovati subito molto d’accordo, anche se ovviamente mi piacerebbe diventare un giocatore che abbia regolarità di impiego e questo inevitabilmente andrebbe a sue spese“.
Simone Borghi
This post was last modified on 22 Aprile 2022 - 14:28 14:28