Ceferin tuona sulla questione San Siro: le parole del presidente della UEFA!

Protagonista di una lunga e interessante intervista al Corriere dello Sport, l’attuale presidente della UEFA Aleksandar Ceferin è tornato a parlare della questione Super Lega, dicendo la sua anche sulla questione San Siro.

Ecco le sue dichiarazioni:

SUL SAN SIRO – “L’Italia potrebbe ospitare i prossimi Europei, ma deve investire: da tanti anni non rifate gli stadi. Non avete impianti nuovi e quei pochi rifatti sono piccoli. Mi dicono che pure San Siro sarà rimpicciolito. Va coinvolto il governo, è un’operazione che fa bene al Paese“.

Stadio Covid
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SULLA SUPER LEGA – “Paura? No per niente, sarà una decisione simbolica. Se stabiliscono che la Uefa è un monopolio, i tre club si facciano pure la loro Uefa, giochino le loro competizioni. Perché vogliono stare nelle nostre? Vogliono stare qui e là, ma là non esiste, è un luogo metafisico. Penso credano anche che il mondo sia piatto. E poi finiamola di chiamarla Superlega, chiamiamola per quel che è: la Terrible League“.

SULLA GUERRA IN UCARINA – “Le sanzioni sono necessarie. Mi piange il cuore a punire gli atleti: non è la loro guerra, non l’hanno decisa né voluta. Ma dobbiamo mostrare unità per la pace. Il contratto rotto con Gazprom? È stato giusto. Per noi è un colpo al portafoglio, ma alla gente viene tolta la vita“.

SULLA PANDEMIA – “La pandemia ha creato problemi a tutti, ma per alcuni è stata una buona scusa per la loro cattiva gestione. Il Financial Fair Play era nato per eliminare le perdite nel calcio, ora bisogna concentrarci di più sull’equilibrio competitivo. Il calciomercato? Di togliere la finestra di gennaio ne parlavamo, poi la pandemia ha bloccato tutto. Ora c’è la guerra. Riprenderemo il discorso più avanti“.

SUL SALARY CAP – “Va contro le regole europee del lavoro ma si può pensare a un tetto alle spese. Facile dire fate come la Nba, ma non si può. Siete sicuri di volere quel modello? Il biglietto più costoso per la finale di Champions si paga 500 euro, al Superbowl il più economico costa mille dollari“.

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