Satriano: “Inter, lavoro tanto per un motivo ben preciso!”

Martin Satriano, mandato in prestito al Brest nel mercato invernale, sta facendo molto bene. Tre gol nelle prime due partite da titolare con i francesi e prestazioni di alto livello per il giovane attaccante uruguaiano.

In una lunga intervista rilasciata a Tuttosport, ha parlato del suo passaggio in Ligue 1 ma anche di tanto altro.

Satriano
Martin Satriano

Le sue parole

“Sto facendo bene, ho segnato sin da subito e ho anche disputato prestazioni di livello. Avanti così”.

Sul suo trasferimento al Brest: “Abbiamo preso questa decisione insieme all’Inter e al mio procuratore. Ci piaceva il progetto. La Ligue1 è una competizione interessante e competitiva“.

Su Inzaghi e i giocatori dell’Inter, invece, dice: “A me questi sei mesi con la prima squadra, anche se ho giocato pochissimo, sono serviti tantissimo. Ho appreso parecchio dai giocatori più esperti, dal mister e dal suo staff. Da tutti, insomma. Ho esordito con l’Inter, sono cresciuto e diventato un calciatore migliore“.

Sugli attaccanti dell’Inter: “Ho provato a carpire i segreti di ogni punta dell’Inter: tutti i calciatori sono di un livello altissimo. Sanchez, Dzeko, Correa e Lautaro…fortissimi! Per caratteristiche forse osservavo di più Martinez, ma credo, per fortuna, di aver appreso qualcosina da tutti loro“.

Sul futuro: “Speriamo di essere l’attaccante titolare dell’Inter (sorride, ndr). Attenzione, io ho appena iniziato e dovrò sudarmi questa eventuale possibilità. Ma col lavoro, l’umiltà e la voglia di arrivare, ce la posso fare”. 

Avrebbe potuto dare una mano già da ora all’Inter, visto la crisi in zona gol, ma lui dice: “Adesso sono contento al Brest. Ho trovato quello che mi mancava, cioè giocare. Per fortuna sto pure segnando. Poi certo che un pensiero simile mi è venuto in mente, ma perché tengo all’Inter. E ovviamente faccio il tifo per la vittoria dello scudetto“.

Sulla scelta della Nazionale, avendo anche il passaporto italiano è abbastanza sicuro: “Punto alla Celeste“.

Infine, sulla differenza tra Serie A e Ligue 1: “In Italia c’è più tattica, in Francia il torneo mi sembra più fisico e intenso. Ma le dico una cosa, il calcio per me è uguale in tutto il mondo: devo solo pensare a fare gol”.

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