Dzeko: “Ero un giocatore della Juve, poi la trattativa saltò per un motivo”

Domenica sera l’Inter è attesa a San Siro per una delle partite più accese e combattute del campionato italiano: il derby d’Italia con la Juventus.

Ad alimentare l’atmosfera della partita ci ha pensato Edin Dzeko, intervistato dai microfoni della Gazzetta dello Sport, il quale ha rilasciato lunghe dichiarazioni rivelando un particolare retroscena.

Dzeko, Juventus, Roma

Ecco le sue parole:

SUL MANCATO TRASFERIMENTO ALLA JUVE – “Prima cosa: non guardo indietro, sono felice all’Inter e stop. Secondo: fu la Roma a parlare per prima e a mettersi d’accordo con la Juve, io neanche sapevo della trattativa, entrai in scena solo successivamente. Saltò tutto poi perché la Roma non trovò il mio sostituto“.

SU INTER-JUVE – “È il derby d’Italia, sono in palio punti che pesano. Non c’è tanto da inventare: dobbiamo neutralizzare quello che loro fanno bene, ovvero i contropiede. Il campionato non si vince a ottobre o a novembre, Inter e Juve lo sanno bene. Ma se perdi altri punti adesso, comincia a essere sempre più difficile recuperare“.

SU LUKAKU – “Lui qui ha fatto cose importanti, l’Inter deve dirgli grazie, ha portato uno scudetto assieme a Conte. Poi ha fatto la sua scelta. E io onestamente sono abituato a guardare avanti. L’unica cosa che abbiamo in comune è il numero di maglia“.

SU LAUTARO – “Lautaro è molto giovane e forte e ha margine per migliorare ancora tanto. Con lui mi trovo benissimo: non è solo un grande giocatore, ma pure uno che pensa al bene collettivo. Guardatelo, ad ogni gol esulta come l’avesse fatto lui. Servono giocatori come lui per vincere“.

SULLA ROMA E MOURINHO – “Mourinho mi ha allenato, per un mese. Dico la verità: mi sono divertito, Mourinho è Mourinho, sempre. È in privato proprio come è in pubblico. Con lui c’è tutto: sa scherzare e arrabbiarsi. Sono stati allenamenti molto belli e la squadra si divertiva. Tante cose non mi sono piaciute, tante persone mi hanno deluso alla Roma. Ma preferisco pensare ai sei anni bellissimi trascorsi lì“.

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