Dal Pino: Dazn inaccettabile, ma la Lega non sta a guardare

Intervistato da Radio Deejay, il presidente della lega serie A, Paolo Dal Pino si è espresso così riguardo le dinamiche dei diritti tv e le problematiche di Dazn:

PROBLEMI DAZN: I diritti tv sono una materia complessa, ci sono regole per la vendita: ci sono stati dei player che hanno fatto offerte, DAZN ha vinto: bisogna dare il tempo per regolarsi, ma la Lega non sta a guardare. Per noi è inaccettabile quello che stiamo vedendo, l’abbiamo detto al loro ad e aspettiamo i loro correttivi. Le prime giornate sono state complicate, l’ultima ha dato problemi e la Lega è parte passiva: possiamo solo protestare con DAZN e chiedere che vengano introdotti strumenti di controllo.

CRISI CALCIO ITALIANO: La crisi? Credo ne usciremo, quest’anno è stato estremamente difficile: siamo finiti a prendere direzioni diverse rispetto alle idee iniziali. E’ estremamente attrattivo come campionato il nostro, è arrivato un fondo straniero per il Genoa: abbiamo 8 proprietari stranieri. Abbiamo enormi potenzialità, dipende dai club e da noi dare l’impulso forte che ha caratterizzato la mentalità degli scorsi mesi, e che è stato perso a causa della pandemia.

PARAMETRI ZERO: Condivido il pensiero, si può investire sui giovani e poi perderli come successo con danni patrimoniali rilevanti: è una pista da studiare e da seguire a livello internazionale. Io credo che quando si investe in un giocatore l’asset patrimoniale è fondamentale per i bilanci: questi anni di scarsa liquidità hanno fatto sì che i parametri zero siano stati un po’ ammortizzatori economici. Quello degli agenti è un tema che stiamo lavorando come Figc e Uefa: è un contesto da regolare a livello internazionale.

SUPERLEGA: Per me non c’è più come prima, sono rimaste tre squadre con un pensiero che le unisce per trovare meccanismi di stabilità finanziaria. Bisogna prendere quello che è successo come un malessere che evidenzia che qualcosa non va: bisogna ascoltarlo e costruire qualcosa a livello Uefa per far sì che le squadre trovino percorsi che diano stabilità. Non tutto va valutato come negativo.

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