Sconcerti duro su Barella: “Sembrava si chiedesse da solo chi sono e dove vado”

In seguito al match tra Italia e Bulgaria, Mario Sconcerti ha voluto analizzare, sul Corriere della Sera, le prestazioni degli azzurri, i quali non sono riusciti ad andare oltre il pareggio. Ecco le sue parole:

“Dopo il Mondiale del 1982 facemmo un’amichevole all’Olimpico contro la Svizzera a fine settembre: era una celebrazione, perdemmo 3-0. Quando sono così tanti gli errori commessi da giocatori che di solito non sbagliano, vuol dire che si sono abbassate le difese, si gioca dentro un’aria condizionata, senza piĂą atmosfera. Capita spesso dopo un trionfo”.

Poi continua:

“Detto che non è troppo importante, è giusto in serate sottili chiedere di piĂą anche a Jorginho. Non ha giocato un pallone negli ultimi venti metri, si è tenuto tutto il facile. Così così Barella, come si chiedesse da solo chi sono e dove vado. Diciamo che non eravamo in condizione. Non dimenticando di andare subito a rintracciare la vecchia voglia di vivere calcio che è stata la vera spinta per vincere”.

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