Inter-Genoa, le pagelle: che esordio di Calhanoglu, Barella incontenibile

L’Inter comincia la stagione nel migliore dei modi battendo il Genoa con un netto 4-0 che non ha lasciato scampo alla squadra di Ballardini.

Le pagelle di Inter-Genoa: grande debutto di Dzeko

Handanovic 6: non viene chiamato in causa molte volte da un Genoa fin troppo timido per buona parte del match. Non sempre preciso nelle respinte, mostra ancora qualche incertezza come sul finire della scorsa stagione.

Skriniar 7: è lo slovacco (capitan futuro?) l’autore del primo gol stagionale dell’Inter con una favolosa incoranata su assist al bacio di un Calhanoglu a dir poco scatenato. Ricomincia da dove aveva finito, ossia con una prestazione sontuosa.

De Vrij 6.5: è vero, il Genoa è un avversario tutt’altro che ostico da affrontare. Ma il difensore olandese riesce a contenere tutti i pericoli senza particolari problemi, con la sua consueta eleganza che lo contraddistingue.

Bastoni 6.5: esattamente come il compagno De Vrij, controllare gli attaccanti genoani senza particolari patemi. Si fa notare nel primo tempo con un coast to coast che lo ha visto protagonista di una sgroppata per tutto il campo prima di essere fermato sul più bello (dall’84’ Dumfries sv).

Darmian 6: l’uomo che lo scorso anno ha risolto più di una partita complicata si limita a svolgere il compitino, senza strafare. Fa il suo, non commette particolari errori, anche se ci si poteva aspettare più intraprendenza offensiva.

Barella 7: premiato ad inizio partita come miglior centrocampista della scorsa stagione, il centrocampista nerazzurro anche nel match contro il Genoa dimostra il perchè abbia meritato quel premio. Sempre nel vivo dell’azione, lotta, contrasta: sembra che ad ogni partita sia sempre più forte e il colpo di tacco sul gol di Vidal ne è una prova (dal 77′ Vecino sv).

Brozovic 6.5: aveva una gran voglia di segnare, il croato. Ci è andato vicino nel primo tempo, con un bolide sul quale però Sirigu è bravo a dire di no. Per il resto solita grande prestazione del centrocampista, vero e proprio professore in mezzo al campo.

Sensi 6: forse l’unica nota stonata, per così dire, di questo esordio nerazzurro. La qualità e la tecnica dell’ex Sassuolo non vengono messe in discussione, ma da lui ci si aspetta qualcosina in più. Soprattutto nel primo tempo sbaglia spesso l’ultima giocata, non sfruttando al meglio le occasioni che gli capitano (dal 68′ Vidal 7: che inizio di stagione per il cileno! Nella lista dei partenti per tutta l’estate, il centrocampista, voluto fortemente da Conte lo scorso anno, nel giro di una ventina di minuti sigla il 3 a 0 con una bella zampa e fornisce a Dzeko l’assist del 4-0: potrebbe essere una risorsa inaspettata).

Perisic 6.5: sarà anche merito del lavoro di Conte dello scorso anno, ma contro il Genoa si è visto un Perisic che si era ammirato poche volte in passato. Veramente una prova maiuscola del laterale croato, vera e propria spina nel fianco per la difesa genoana (dal 68′ Dimarco 6.5: non sarà facile riuscire a togliere il posto da titolare ad un Perisic così, ma l’ex Verona è entrato in campo con il piglio giusto. Il piedino sinistro è sempre bello caldo).

Calhanoglu 8: che dire del debutto dell’ex Milan con la maglia dell’Inter? Forse nemmeno lui stesso avrebbe mai sognato un debutto del genere. Un assist al bacio per il primo gol di Skriniar, poi un missile che trafigge Sirigu portando i nerazzurri sul momentaneo 2 a 0. Niente da dire, se questo è l’inizio i tifosi interisti non vedono l’ora di vedere come proseguirà l’avventura del turco sull’altra sponda del Naviglio (dal 77′ Satriano sv).

Dzeko 7: arrivato con l’etichetta di sostituto di Lukaku, l’ex Roma non fa rimpiangere l’attuale attaccante del Chelsea. In giro per l’Italia (facciamo anche per l’Europa) punte in grado di giocare il pallone come lui ce ne sono veramente pochi. Una traversa gli nega la gioia del gol nel primo tempo, ma la rete arriva comunque sul finire del match, portando il risultato sul 4-0 definitivo con una bella incornata.

All. Inzaghi 7: davvero, la sua Inter non poteva cominciare la stagione in un modo migliore. Nonostante un’estate a dir poco complicata dopo le partenze dolorose di Hakimi e Lukaku, l’ex tecnico della Lazio sembra aver compattato il gruppo, desideroso di difendere il Titolo con le unghie e con i denti.

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