Inzaghi si presenta: “L’Inter la più grande sfida della mia carriera. Sono qui per lavorare e far divertire i tifosi”

Ci siamo. Oggi inizia ufficialmente la nuova stagione dell’Inter. Per cominciare ufficialmente la preparazione al prossimo campionato, alle 13.00, Simone Inzaghi si è presentato come nuovo allenatore dell’Inter. L’ex allenatore della Lazio, accompagnato da Beppe Marotta, ha risposto alle domande dei giornalisti. Ecco le parole di Inzaghi in conferenza stampa.

Il primo giorno da interista: “Ho grandi motivazioni. So che dovrò fare un lavoro importante ma è una grande sfida, sono pronto. Siamo consapevoli della forza del club e dei giocatori. Inoltre so che i tifosi ci staranno sempre vicini“.

Sulla scelta dell’Inter come nuovo club: “La società mi ha fatto capire che mi volevano a tutti i costi. So che sarà difficile perché siamo i campioni d’Italia. Faccio i complimenti a Conte e ai ragazzi per il grande successo. In questi anni ci sono state delle richieste ma non era il momento giusto per cambiare”.

Sui possibili rinforzi: “Adesso è un momento delicato per tutti. La partenza di Hakimi era già programmata ma la squadra sarà comunque competitiva. Cercheremo d’intervenire il più possibile. Senza fretta lavoreremo, per esempio sugli esterni. Si difenderà lo scudetto e cercheremo di fare bene in Champions e tornare agli ottavi“.

Sulla forza di Lukaku: “L’ho sentito era deluso per il Belgio. Lukaku rimane una garanzia per l’Inter. Un giocatore straordinario e forte.

Sul futuro di Eriksen: “Situazione complicata, non ci ho parlato ancora. Mi è dispiaciuto perché era un giocatore su cui contavo. Adesso lo aspetteremo ma intanto siamo riusciti a prendere Calhanoglu. Lui sarà come Luis Alberto, ha tanta qualità. Puntando su di lui sicuramente ci darà tante soddisfazioni. Eriksen potrà tornare con calma“.

Il parallelismo con Conte: “Io devo dare continuità e competitività alla squadra cercando di raggiungere gli obiettivi prefissati. So che sono venuto in una squadra che ha vinto lo scudetto però so che c’è grande entusiasmo. Ho conosciuto i tifosi e mi hanno detto che vogliono vedere una squadra che da tutto in campo e così sarà. L’Inter degli ultimi anni era una squadra solida e compatta e fargli gol era difficile“.

Sul ritorno alla Lazio da avversario: “Io penso di aver già detto tutto nella lettera. Ho ringraziato tutti, sono stato molto bene e ho vinto da giocatore e allenatore. Era giusto cambiare e l’Inter era la squadra che mi ha voluto di più“.

La caratteristica della sua Inter: “Voglio una squadra intensa e che riesce a reagire agli episodi. Non bisogna mai abbattersi“.

Sulle cessioni: “Come detto la partenza di Hakimi era preventivata e dolorosa. Adesso è un momento difficile ma la squadra rimarrà comunque competitiva. Gli altri giocatori rimarranno qui“.

Sul rapporto con De Vrij: “Ho parlato con tutti. Incontrarlo di nuovo sarà un piacere ma avrò con tutti un grande rapporto“.

Sul percorso in Champions: “Sicuramente il nostro obiettivo è arrivare agli ottavi. La competizione è difficile e altre squadre si stanno rinforzando sempre di più. Noi faremo il nostro percorso cercando di farsi trovare pronti“.

Il rapporto con la pressione: “Roma è stata una bella palestra, le pressioni sono quotidiane. Mi piacciono le sfide e questa era perfetta. Tornare a vincere dopo aver già vinto. Sappiamo che ci saranno delle difficoltà visto la forza degli altri ma toccherà a noi essere bravi a essere uniti e non mollare“.

Sulla rottura con Lotito: “Nella vita vanno fatte delle scelte. Lotito lo ringrazierò sempre e ha grandissime idee. Secondo me il ciclo era finito, sono stato a cena con lui per parlarne. Mi sono preso del tempo e poi con correttezza ho deciso di cambiare avvisandolo subito“.

Sul derby di Milano: “Il derby di Roma sappiamo cosa rappresenta per la città così come quello di Milano. Il Milan è una squadra forte e competitiva con un ottimo allenatore. Sarà una bellissima sfida“.

Su Dimarco, Perisic e Sensi: “Dimarco ha fatto molto bene a Verona ed è un motivo di orgoglio per il club. Valuterò tutti ma è un giocatore su cui punteremo. Perisic può fare l’esterno, lo ha dimostrato l’anno scorso. Adesso è in quarantena ma appena torna ci metteremo subito a lavoro. Stefano è molto intelligente, lo stimo tanto e ci ho già parlato. Cercheremo di limitare i suoi problemi fisici e sarà una grande risorsa per l’Inter

Sugli interisti arrivati in finale: “Sono calciatori vincenti e più ne hai meglio è. Sono contento per le finali raggiunte dai nostri ragazzi e auguro a tutti di vincerle”.

Sull’Italia: “Bisogna fare i complimenti a Roberto e speriamo di alzare la coppa tutti insieme“.

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