Quanto vale la rosa dell’Inter?

L’Inter è tornata a vincere lo Scudetto in Serie A dopo più di un decennio dall’ultimo successo. Protagonista di questa vittoria, come tutti ricordano, è stato l’allenatore Antonio Conte che al termine di questa stagione ha risolto consensualmente il suo rapporto di lavoro con la compagine nerazzurra che, per il prossimo campionato, si è affidata a Simone Inzaghi, già tecnico della Lazio che tra poche settimane ad Appiano Gentile dirigerà il suo primo allenamento con la sua nuova squadra.

Ma quale squadra troverà Inzaghi ai suoi comandi? Relativamente alla stagione di Serie A appena conclusa, quella dell’Inter è la rosa di giocatori più costosa dell’intero campionato. Con una valutazione di quasi 650 milioni di euro, i nerazzurri si piazzano primi nella speciale classifica del valore delle rose delle squadre di Serie A. Dopo l’Inter, al secondo posto troviamo la Juventus (600 milioni di euro), il Napoli (523 milioni di euro), il Milan (503 milioni di euro) e l’Atalanta (389 milioni di euro).

Il calciatore più prezioso della squadra nerazzurra è l’attaccante Romelu Lukaku, premiato quale miglior giocatore della stagione di Serie A 2020/21 e tra i protagonisti dei campionati europei di calcio 2021 con la Nazionale del Belgio. Lukaku che ha giurato amore eterno ai colori nerazzurri è oggi uno dei calciatori più richiesti dalle big di mezza Europa. Il suo cartellino vale non meno di 100 milioni di euro.

Per il belga dell’Inter ci sarebbe l’interesse del PSG e del Manchester City, due delle squadre più ricche d’Europa che sarebbero pronte a mettere sul piatto circa 150 milioni di euro per avere l’attaccante nerazzurro. Quello di Lukaku, inoltre, è il terzo stipendio più alto di tutta la Serie A dove comanda sempre Cristiano Ronaldo (con oltre 30 milioni di euro a stagione), tra gli sportivi con i guadagni più alti in assoluto.

Dietro il colosso ex Manchester United troviamo un altro attaccante: stiamo parlando dell’argentino Lautaro Martínez, il cui valore di mercato si aggira intorno agli 80 milioni di euro. Il 23enne nell’ultimo anno e mezzo è stato vicinissimo al passaggio al Barcellona. Alla fine (e per fortuna dell’Inter) il Toro non si è mosso da Milano. Ma oggi Lautaro sarebbe in predicato di lasciare il club nerazzurro che deve cercare a tutti i costi di ripianare le proprie finanze provando a vendere uno dei suoi gioielli e racimolare non meno di 60 milioni di euro. L’argentino potrebbe finire comunque in Spagna, non al Barcellona che nel frattempo ha siglato (a parametro zero) l’accordo con i centravanti di Sergio Agüero (Argentina) e Memphis Depay (Olanda), bensì a Madrid, sponda Real o Atlético (che però sta inseguendo anche Lorenzo Insigne del Napoli). Molto dipenderà dalla volontà dell’Inter di fare cassa e, dovesse essere il Real Madrid, dalla conclusione delle trattative dei blancos con il Borussia Dortmund per il cartellino dell’astro nascente del calcio mondiale, il norvegese Erling Braut Håland.

Il terzo giocatore più costosa della rosa di Inzaghi è Nicolò Barella, centrocampista tuttofare della Nazionale di Roberto Mancini che nel giro di un anno dal suo arrivo all’Inter ha conquistato davvero tutti. Barella vale non meno di 65 milioni di euro e anche se i top club della Premier League (Tottenham, Chelsea e Manchester United) hanno provato a bussare alla porta dell’Inter per il mediano sardo, il giocatore proseguirà la sua avventura in nerazzurro ancora per molto tempo.

Chiudiamo parlando di Achraf Hakimi, terzino destro del Marocco, altro gioiello della rosa nerazzurra. Acquistato dal Real Madrid per circa 40 milioni di euro, il suo valore di mercato è raddoppiato in un anno e oggi Chelsea e Paris Saint-Germain stanno facendo a gara per poter portare il terzino nelle rispettive rose. Il marocchino molto probabilmente sarà il giocatore che verrà sacrificato, e dunque ceduto, per mettere a posto la situazione economica all’Inter. La società nerazzurra, ad ogni buon conto, non lascerà partire il ragazzo per meno di 60 milioni di euro che è il valore attuale del cartellino dell’ex Real.

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