Inter-Verona, le pagelle: big spenti, ci pensa Darmian

Come con il Cagliari, l’Inter vince 1-0 nell’ultima parte di gara grazie a Matteo Darmian, che abbatte la resistenza del Verona. Ecco le pagelle del match della trentatreesima giornata di Serie A.

INTER-VERONA, LE PAGELLE: CENTROCAMPO SPENTO

Handanovic 5.5: Lo sloveno non rischia per tutta la partita e mura Bessa nel primo tempo. E’ fortunato, però, sull’episodio del contrasto con Faraoni: gli viene fischiato fallo, ma era arrivato l’ennesimo errore di quest’ultima parte di stagione.

Skriniar 6.5: Lo slovacco conferma i suoi ottimi standard lavorando benissimo sulle mezze punte scaligere e chiudendo quando serve su Lasagna. Dalle sue parti, come accade spesso ultimamente, non si passa.

De Vrij 6.5: L’olandese tiene senza problemi Lasagna ed è bravo sia sulle palle alte che nell’uno contro uno. A lui il primissimo compito di costruire dal basso, come sempre.

Bastoni 6.5: L’ex Atalanta gioca una buonissima partita. La sua sfida inizia subito con ottimi lanci, poi si accoda ai suoi compagni di reparto nel dare sicurezza ad una squadra che, errori individuali a parte, sembra difficile da superare.

Hakimi 7: Parte fortissimo con le sue accelerazioni e le sue conclusioni: pericoloso sia di destro che di sinistro. Entra nell’azione del gol che decide il match regalando a Darmian l’assist per l’1-0 che stende il Verona. Due assist nelle ultime due partite: Achraf sta tornando. (Dal 79′ D’Ambrosio 5.5: il suo ingresso in campo serve a far rifiatare Hakimi e dare più copertura alla difesa, eppure l’Inter si abbassa anche se non rischia mai concretamente di subire il pareggio).

Barella 5: Il solito motorino nerazzurro stavolta è ingolfato. La corsa e l’impegno non si discutono mai, ma come Brozovic è impreciso in mezzo al campo, frettoloso e sbaglia spesso palloni semplici e importanti.

Brozovic 5: Appare spesso in difficoltà, commette numerosi errori di misura e di concetto e si sbraccia come al suo solito, mettendo in mostra una quasi “noia” di fondo a giocare il match. (Dal 79′ Gagliardini 5.5: entra e si fa schiacciare dal Verona a caccia del pareggio nei minuti finali, ma per fortuna sua e dell’Inter il finale non porta grandi preoccupazioni).

Eriksen 5.5: Piccolo passo indietro del danese in una giornata in cui tutto il centrocampo fa un’enorme fatica. Ci prova su calcio di punizione dalla stessa mattonella del derby di Coppa Italia, ma stavolta non colpisce. (Dal 65′ Sensi 6.5: buon ingresso in campo dell’ex Sassuolo, bravo sia in fase di copertura che di impostazione).

Perisic 5.5: Il croato sembra quasi timido nell’uno contro uno con Faraoni. Non sfonda sulla sinistra e allora ci prova con qualche cross, per poi lasciare spazio al match winner. (Dal 65′ Darmian 7: è l’esempio perfetto di cosa vuol dire essere un giocatore di Conte. Spirito di sacrificio, umiltà, ma anche rabbia e capacità di attendere il proprio momento per colpire. Le ultime due vittorie portano la sua firma: si sta ritagliando un ruolo da protagonista in questa Inter da scudetto).

Lukaku 5.5: Il belga è stanco, poco lucido e si vede. Marchiato sin dal primo minuto da Magnani, non può fare altro che fare qualche sponda, spesso oltretutto sbagliata. Potrebbe anche riposare a Crotone per dare l’assalto definitivo nelle ultime giornate.

Lautaro 6: Pronti via e ha l’occasione di sbloccarla. E’ bravo con la sua rapidità a mettere in difficoltà i difensori avversari, sfiora il gol con una grande azione in cui sbaglia soltanto il tiro, poco preciso per superare Silvestri. (Dal 71′ Sanchez 5.5: il cileno entra ma non riesce a cambiare la partita, visto che non dialoga bene con Lukaku e non offre spunti personali degni di nota).

Conte 6: Un’altra vittoria tanto sudata quanto preziosa. L’Inter non gioca bene e appare un po’ sulle gambe, ma la squadra conserva comunque il suo cinismo, non rischia mai e colpisce quando ne ha l’occasione. In attesa di capire cosa faranno le avversarie più vicine (o meno lontane), un calcolo primeggia su tutti: mancano 5 punti alla conquista dello scudetto.

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