La match analysis lo conferma: Eriksen è cresciuto sotto tutti i punti di vista

L’Inter aveva in casa l’uomo della svolta tecnica e ieri è arrivata la consacrazione: per la prima volta in Italia, Christian Eriksen è stato l’MVP del match. Calciomercato.com analizza il contributo e la crescita del centrocampista danese con degli indici di match analysis molto interessanti.

Iniziamo dicendo che ad Eriksen il Napoli porta bene: da quando è all’Inter è la squadra a cui ha segnato di più (2 gol). Infatti, già a giugno aveva segnato, direttamente da calcio d’angolo, nella semifinale di Coppa Italia.Ma erano altri tempi.

Adesso, l’ex Tottenham è davvero al centro del progetto. Dopo la partita di ieri, il numero 24 ha confermato il suo IET (Indice di Efficienza Tecnica) al 97% nella nuova posizione che Conte gli ha cucito addosso. Inoltre, come da caratteristica, Eriksen vede la giocata prima degli avversari come dimostra la K-solution al 98% e, ancora più importante, non sbaglia quasi mai i passaggi (K-Pass 97%).

Ma allora perché non giocava prima? Perché non riusciva a svolgere nel modo giusto alcuni meccanisimi chiesti da Conte e, soprattutto, peccava nella fase di interdizione, oggi migliorata tantissimo. Lo dimostrano, ancora una volta, i dati: la sua efficienza nel pressing è salita al 92%! e la sua efficienza fisica si avvicina al 91%.

Poi, a tutto questo, va aggiunto quello che sa fare meglio: segnare dalla distanza. Dal suo esordio con gli Spurs nel 2013/14, solo Messi ha segnato più gol da fuori area nei top 5 campionati europei (59). Quello di ieri è stato il numero 24 per Eriksen e consente all’Inter di fare un altro, piccolo, passo verso lo scudetto.

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