Dall’Inghilterra: l’interesse di PIF è vero e riguarda il 30% delle quote

L’interesse del fondo saudita PIF (Public Fund Investment) per l’Inter è confermato ed è diverso da tutti gli altri. A differenza di Bc Partners e e di Fortress, PIF non è interessata alla maggioranza del club e questo potrebbe essere un vantaggio per Zhang.

JACOBS: “SUNING HA DETTO DI VOLER EVITARE LA VENDITA”

La conferma arriva dall’esperto giornalista sportivo britannico Ben Jacobs, in passato corrispondente della emittente mediorentale BeIN Sports. Su Twitter, Jacobs fa chiarezza sull’interesse del fondo saudita e lo confronta con le altre offerte pervenute a Suning. Ecco la sua analisi:

PIF ha sondato la possibilità di acquisire una quota di minoranza dell’Inter. Si è detto che Yasir Al Rumayyan sia stato coinvolto nei colloqui. Si è discusso di un investimento fino al 30% che, sulla base della valutazione più alta fatta da Suning, sarebbe di 300 milioni di euro“.

Il giornalista britannico specifica che non c’è stato nessun accordo, nè preaccordo tra le parti, ma che a Suning stimola l’idea di non dover lasciare definitivamente l’Inter.

Nulla è stato concordato, ma questa opzione potrebbe dare a Suning la possibilità di non vendere il club. Mi è stato riferito che il fondo non vuole comprare l’Inter a titolo definitivo, contrariamente a BC Partners & Fortress. Un’idea poteva essere quella di collaborare con il gruppo Fortress che a febbraio ha fatto un’offerta congiunta insieme a Mubadala Investment Company degli Emirati Arabi Uniti. Ma alla fine non se ne è fatto nulla”.

Jacobs chiude il suo approfondimento parlando di Bc Partners e delle intenzioni di Zhang: “Ci sono informazioni contrastanti su Bc Partners: da una parte si dice che sia ancora in vantaggio, dall’altra che la trattativa per acquistare l’Inter a 800 milioni di euro sia naufragata. Suning ha detto che preferirebbe ancora trovare un modo per non vendere il club, da qui l’appello al PIF. Anche se tutto è ancora in fase preliminare“.

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